A DANZA IN RETE FESTIVAL – IN PRIMA NAZIONALE – “LOST LETTERS” DEL LUCÍA LACARRA BALLETDOMENICA 10 MARZO

Ancora una prima nazionale a Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio, il Festival promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio, dedicato all’arte coreutica in tutte le sue forme: si tratta di “Lost Letters” presentato dal Lucía Lacarra Ballet, guidato daLucía Lacarra e Matthew Golding, in programma domenica 10 marzo alle 20.45 in Sala Maggiore al Teatro Comunale di Vicenza, unica data in Italia.

Il balletto, nato nellimmaginazione dei suoi creatori durante il periodo della pandemia, è basato sui temi dellamore e della perdita; ispirato a vere lettere scritte durante gli eventi bellici nel corso della storia,riprendendo il tema narrativo di una mostra allo Smithsonian National Postal Museum di Washington, allestita nel centenario della Grande Guerra.

Saranno danzate nella nuovissima creazione coreografica le lettere scritte ma andate perdute (il titolo delballetto) che avrebbero potuto cambiare il corso degli eventi, lettere d’amore ma non solo, scritte durante le guerre, documenti di storia e di vita in grado di orientare le scelte e le esistenze di uomini e donne. Cosa sarebbe successo se una di quelle lettere fosse andata perduta? Lost letters è un’opera che trasforma eventi reali in unoriginale narrazione multimediale, interpretando con la danza queste sliding doors e trasformandole poeticamente, sulla musica di Max Richter e Sergej Rachmaninov.

Interpreti e creatori di questo originale e raffinato lavoro sono Lucía Lacarra e Matthew Golding, splendidi e sensuali danzatori, étoile in prestigiose compagnie internazionali, di origini basche lei, canadese lui, coppia nella vita e nell’arte, accompagnati in scena da un cast di otto talentuosi danzatori: Lucia Castellano Luri,Jorge Concepción Leal, Itziar Ducajú Mayans, Francesco Forcina, Carlos López Muñoz, Manuela Medeiros,Jossehp Abdiel Peñaloza, Eva Nazareth Suárez Pérez.

Lacarra e Golding creano insieme anche concept e regia di Lost Letters, mentre la coreografia è firmata daMatthew Golding con Gianluca Battaglia come assistente coreografico); il design costumi è di Lucía Lacarrae Gianluca Battaglia, una coproduzione Teatro Arriaga Antzokia, Kursaal Eszena, Teatro Principal de Vitoria-Gasteiz, Festival Internazionale di Musica e Danza di Granada.

L’Incontro con la Danza che precede il balletto, sarà tenuto domenica 10 marzo alle 20.00 al Ridotto, da Rossella Battisti, giornalista e critica di danza, che presenterà al pubblico i protagonisti e lo stile neoclassico della compagnia, raccontando la genesi della recente creazione che ha debuttato al Teatro Arriaga di Bilbao. Prossimamente lo spettacolo riprenderà la tournée in Spagna.

Il balletto Lost Letters prende spunto da una lettera che colpì l’attenzione di Lucía Lacarra, scritta dall’artigliere della Prima Guerra Mondiale Frank Bracey alla moglie Win, una lettera d’amore in cui lui, che stava vivendo un’esperienza terribile, con la consapevolezza di non tornare più dalla guerra, le scriveva ti prego, continua a vivere e ad essere felice”. Ma se questa missiva fosse andata perduta? Il balletto narrativo è un’emozionante produzione che racconta una storia commovente e inquietante, ponendo l’accento sulleconnessioni perdute, per invitare lo spettatore a riflettere sul potere e limportanza della comunicazione.

In qualsiasi situazione di guerra nel corso della storia le lettere hanno fornito un legame vitale tra i soldati, le famiglie e i loro cari. Ora è tutto più veloce e diretto ma stiamo perdendo la capacità di entrare in contatto profondo con le altre persone, sottolinea Lacarra nella sua presentazione al balletto. Attraverso l’incredibile abilità tecnica e l’espressività artistica dei danzatori, gli spettatori sono condotti in un viaggio emotivo e visivodi grande potenza, amplificato dalle proiezioni curate da Ekain Albite e da Golding, quasi un film che scorrealle spalle degli interpreti, con la colonna sonora costruita sulle indimenticabili musiche di Richter (che aprono e chiudono lo spettacolo) e di Rachmaninov, un’esperienza emozionale immersiva, fatta di musica, danza e arte visiva, unesperienza da condividere con il pubblico, come si augurano gli autori.

Prima del balletto Lost Letters, in Sala Maggiore si svolgerà una performance nell’ambito del Progetto Supporter, la sezione del Festival che mette in luce le giovani promesse della danza contemporanea chehanno in questo contesto la possibilità di esibirsi per pochi minuti, prima di alcuni importanti spettacoli del Festival; brevi prove dartista di grande intensità, per offrire al pubblico una visione delle tendenzecoreografiche più innovative e per dare ai nuovi interpreti la possibilità di farsi conoscere. Domenica 10 marzo sarà la volta di Tamir Golan con Wabi Sabi, un breve solo che racconta il viaggio di un personaggio multiforme, contemporaneamente paesaggio, corpo, uomo, donna, animale, rappresentazione simultanea di differenti stati d’animo, ispirata allomonima visione della cultura giapponese enunciata neltitolo. Per il balletto Lost Letters, preceduto da Wabi Sabi, restano ancora dei biglietti.

Sempre domenica 10 marzo negli spazi ipogei di Palazzo Thiene a Vicenza, nellambito della sezione Off del Festival sarà presentata in prima nazionale la performance site specific “Sette soli sotterranei” del collettivo Jennifer rosa, alle 17.00 e alle 18.30. Il progetto interseca la ricerca condotta dal collettivo Jennifer rosa (Chiara Bortoli, Francesca Raineri, Vasco Manea, Francesca Contrino) nei laboratori dello Spazio VOLL a Vicenza, con il percorso di audience development Spettatori danzanti, curato del collettivodal 2020 nella programmazione di Danza In Rete Off. I performer coinvolti nei soli e nel preludio installativo sono parte attiva di entrambi i gruppi, a testimonianza del lavoro di connessione tra realtà differenti presenti in città, contribuendo a creare una comunità di danza appassionata, stratificata, eterogenea. Unesperienza condivisa in grado di generare un’importante eco del processo creativo soggiacente, un dire del silenzio, della cura, dell’attenzione che alimentano ogni atto danzante, come sottolineano i creatori nella presentazione del progetto. Nel suggestivo appuntamento i performer abiteranno ognuno una stanza dei sotterranei di Palazzo Thiene, per un piccolo pubblico itinerante.

Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio Your Arms are Wings, Your Legs are Roots” (Le tue braccia sono ali, le tue gambe radici) il titolo delledizione 2024, è un Festival riconosciuto dal Ministero della Culturafin dalla prima edizione; è promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio e si presenta come un evento diffuso dedicato all’arte coreutica in tutte le sue forme, diventato sempre più un riferimento per le nuove generazioni di danzatori e coreografi nazionali e internazionali. Il Festival è sostenuto anche da Viacqua, società a capitale pubblico che gestisce il servizio idrico integrato in 67 Comuni della provincia di Vicenza e dalla Fondazione Roi, prestigiosa istituzione culturale della Città, nel centesimo anniversario della nascita del fondatore, il mecenate Giuseppe Roi. La direzione artistica è curata da Pier Giacomo Cirella, Loredana Bernardi e Alessandro Bevilacqua.

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