Prima edizione di un’iniziativa che si terrà tutti gli anni durante la festa patronale per valorizzare le eccellenze vicentine «Abbiamo voluto istituire un riconoscimento che, dopo tanti anni, tornasse a premiare annualmente persone e realtà della nostra città che si sono distinte nei campi più diversi. L’identità di una comunità si costruisce a partire dalle persone che la compongono ed è giusto riconoscere e valorizzare l’impegno e il talento di chi contribuisce ad accrescerne il senso di appartenenza». È riassunto in queste parole del sindaco Giacomo Possamai, riportate nel programma di sala, il senso della cerimonia che si è tenuta al Teatro Olimpico domenica 8 settembre, e che d’ora in avanti avrà cadenza annuale nel giorno della festa patronale, per premiare i cittadini e le realtà benemerite di Vicenza. «In un mondo che sta cambiando – ha detto il sindaco prima dell’annuncio dei premiati – il senso di appartenenza a una comunità va costruito attorno a due capisaldi: i valori e le persone. I valori, ed è per questo che le benemerenze partono dall’impegno specifico delle donne, degli uomini e delle associazioni che andremo a premiare nei più diversi campi, dalla solidarietà all’attenzione per la cultura, dalla sostenibilità all’impegno per i giovani. E le persone, perché i valori restano parole, se non c’è nessuno che li incarni con il proprio esempio e lasci una traccia». In questa prima edizione, per lasciare una “traccia”, ma anche per sottolineare – nelle parole del sindaco – «l’orgoglio di appartenere ad una comunità brillante, vivace, generosa, che esprime intelligenze e qualità apprezzate nel mondo», hanno ricevuto il Premio Città di Vicenza dieci cittadini, un’associazione e una cooperativa. Sono stati premiati con la medaglia di cittadino benemerito l’attrice Argia Laurini, il sacerdote don Lino Genero, l’imprenditore Lino Dainese e il designer Cleto Munari. Sono inoltre state attribuite la targa Premio Città di Vicenza alla memoria all’esperto di cinema Mario Calderale; la targa Premio Città di Vicenza per la cultura allo storico dell’arte Fernando Rigon Forte; la targa “per le donne” a Presenza donna delle suore Orsoline; la targa “per l’innovazione” all’imprenditrice Susanna Martucci; quella “per la sostenibilità” alla Cooperativa Insieme. Infine una targa “per l’arte” è stata attribuita all’illustratore Ivan Bigarella, una “per la creatività” all’artista Matteo Cibic e una targa “per lo sport” a Federica Del Buono. La cerimonia è stata moderata dal giornalista Antonio Di Lorenzo. Dopo il saluto del sindaco Giacomo Possamai, l’attrice Franca Grimaldi ha annunciato i premiati, leggendo le motivazione dell’onorificenze. L’evento è stato accompagnato dall’esibizione del Quartetto d’archi dell’Associazione Musicale Archicembalo Ensemble, composta Matteo Marzaro, Giuseppe Rugna, Morgan Uche e Veronica Andrea Nava Puerto, e dal soprano Vittoria Bettanin, che hanno aperto la cerimonia con l’Inno d’Italia e ha poi proposto musiche di Mozart, Vivaldi, Puccini e Morricone.
Queste le motivazioni dei premi Medaglie ai cittadini benemeriti Medaglia d’oro di cittadina benemerita ad Argìa Laurini Argia Laurini è una delle più grandi attrici del Novecento (non solo) vicentino: ha recitato sui palcoscenici di tutto il mondo durante una carriera lunghissima che è coincisa con la sua vita. Ha recitato in centinaia di ruoli, con il “teatro viaggiante” della famiglia ha macinato migliaia di chilometri. È stata il primo Pantalone donna della storia del teatro mondiale. Cinquant’anni fa, assieme al marito “Masi” e ai figli Titino, Armando e Annalisa, ha fondato la compagnia “La Piccionaia – I Carrara” che ha portato molti frutti a Vicenza. Lei e la sua famiglia sono gli artefici di una crescita culturale del teatro in città, grazie anche alla gestione dal 1987 del teatro “Astra” mettendoci passione, continuità e attenzione sempre viva ai talenti emergenti del teatro. L’amministrazione comunale le è profondamente riconoscente: con questo premio intende sottolineare il suo grande valore di persona e artista. Medaglia d’oro di cittadino benemerito a Lino Dainese Imprenditore da oltre cinquant’anni, Lino Dainese ha rivoluzionato il modo di vedere la sicurezza con le “protezioni”, e da ultimo con l’airbag per i motociclisti. Questa invenzione sta avendo importanti applicazioni in campo sanitario per gli anziani, nella sicurezza sul lavoro, nello sport. L’air bag per i motociclisti è un’invenzione che ha rivoluzionato la vita del pianeta Terra, come quelle di altri due vicentini, il microprocessore di Federico Faggin e il cambio per la bicicletta di Tullio Campagnolo. Dainese ha anche ricevuto il premio “Leonardo” dal presidente della Repubblica, Mattarella. Ha una grande passione per l’arte e per la cultura ed è un silenzioso sostenitore di molte attività culturali a Vicenza, a partire dal Centro internazionale di studi di architettura “Andrea Palladio”. La città, consegnandogli la medaglia d’oro, gli è riconoscente per la sua intelligenza di imprenditore e la generosità di mecenate. Medaglia d’oro di cittadino benemerito a don Lino Genero Don Lino Genero è un simbolo della genuina passione per l’educazione e la promozione dei giovani, che ha attuato nell’arco di oltre sessant’anni attraverso molteplici iniziative, sia all’interno dell’Azione Cattolica con il “Movimento Studenti”, sia da parroco di Araceli a Vicenza, sia fondando il gruppo “Giovani in cammino”. Lo stesso concetto di “campo scuola” la ha creato lui, dando vita a un’esperienza che poi s’è diffusa nel Vicentino. I ragazzi di allora ricordano che al primo campo scuola ascoltavano alla radio le cronache dell’Olimpiadi di Roma nel 1960. Questa esperienza educativa è dilagata nel Vicentino. Amico di padre Turoldo, di Carlo Carretto, di padre Enzo Bianchi, dell’allora don Matteo Zuppi, oggi arcivescovo e presidente della Cei, Don Lino ha fatto crescere, nei valori umani e nella fede religiosa tre generazioni di vicentini: per questi motivi la città gli è profondamente riconoscente. Il suo stile, sempre riservato, come è stato autorevolmente affermato, è quello di “un leader che non toglie la libertà, ma la suscita”. Medaglia d’oro di cittadino benemerito a Cleto Munari Con le sue creazioni artistiche, con il suo design innovativo e raffinato che ha espresso in decine di migliaia di creazioni, Cleto Munari ha portato in tutto il mondo il nome di Vicenza, che è diventata la sua città sin da bambino. I suoi oggetti sono esposti in 110 musei del mondo, compreso il prestigioso “Moma”, il Metropolitan Museum of Art di New York. Cleto Munari ha avuto come mentore Carlo Scarpa e ha lavorato con i grandi maestri del Novecento, da Giò Ponti a Ettore Sotsass, da Vico Magistretti ad Achille Castiglioni. Ha conosciuto i grandi della letteratura, del design e dell’architettura: da Jorge Amado ad Andy Warhol e Kenzo Tange. Ancora oggi, Munari è considerato tra i più illustri e riconosciuti capofila delle avanguardie internazionali, originale e distante dalle mode. La città di Vicenza, che nel 2017 ha allestito la mostra “Mondo Cleto” a palazzo Chiericati, intende sottolineare il profondo significato della sua arte e il suo ruolo di “ambasciatore” di Vicenza.
Targhe d’argento di riconoscenza a cittadini e associazioni Premio “Città di Vicenza alla memoria” a Mario Calderale Mario Calderale, scomparso un anno fa, “era” il cinema a Vicenza e la città gli deve molto. Negli anni Sessanta e Settanta ha realizzato la fusione tra la cultura cattolica e quella laica, tra il Cineforum di Vicenza e il polo dell’Odeon: a lui sono legati nomi come quelli di Tullio Motterle e Licisco Magagnato, i fratelli Bernardini, Giannico Rodighiero e quei ragazzi degli anni Settanta che lo chiamavano “professore”: Paolo Madron, Massimo Manduzio, Luciano Chiodi, Enzo Pancera, Nicoletta Camplani. Con lui il “Filmstudio” all’Odeon è arrivato a 3500 iscritti. Ha fondato “Segnocinema” una delle più importanti riviste del settore in Italia. Ricorda Luciano Chiodi: “Lo guardavamo con un misto di deferenza e timore, ma scoprimmo nel giro di poco che oltre a un intelletto fine aveva generosità, umiltà e una grande carica umana”. Premio “Città di Vicenza per la cultura” al prof. Fernando Rigon Forte I meriti di Fernando Rigon Forte nel campo culturale vicentino sono innumerevoli. È stato direttore dei musei vicentini dal 1983 al 1991 (e in precedenza di quello di Bassano) ed è stato un profondo innovatore sia per quanto riguarda le strutture, sia nell’organizzazione e soprattutto nel rapporto della città con i musei. Con molteplici iniziative – ne citiamo una per tutte, l’adozione dei quadri per consentirne il restauro – ha fatto prendere consapevolezza a Vicenza del ricchissimo patrimonio conservato nei suoi musei. Uomo di sterminata cultura e di sottile ironia, poeta, saggista che ha firmato 350 lavori scientifici: è uno studioso apprezzato a livello nazionale, a iniziare da Giulio Einaudi e Roberto Calasso, è stato amico di Giulia Crespi e lo è di Renzo Piano. Fernando Rigon è anche vicepresidente del comitato scientifico del Centro internazionale di studi di architettura “Andrea Palladio”. Per il suo generoso contributo alla crescita culturale di Vicenza, la città desidera ringraziarlo e onorare la sua figura. Premio “Città di Vicenza per le donne” a “Presenza donna” delle suore Orsoline (ritira il premio la presidente suor Elisa Panato) Il Centro documentazione e studi “Presenza donna” opera dagli inizi degli anni Ottanta, promosso dalla congregazione delle suore Orsoline. Conserva e valorizza il fondo archivistico “Elisa Salerno” attorno al quale ha svolto un importante lavoro di divulgazione per far conoscere una donna che dovrebbe essere già proclamata santa. A giugno dell’anno scorso: a conclusione di un processo iniziato con la precedente amministrazione, la salma di Elisa Salerno è stata tumulata nel famedio dei cittadini benemeriti. L’associazione “Presenza donna” è composta da una sessantina di donne e uomini, religiose e preti, laiche e laici. Ritiene che le donne, con la loro specificità, debbano fornire il loro contributo alla vita ecclesiale e a quella civile. “Presenza donna” lavora con organismi e movimenti di diversa ispirazione ideologica. Premio Vicenza per l’innovazione a Susanna Martucci La sua azienda si trova a Ponte del Marchese, ma il suo cervello è molto più avanti nel futuro. Era campionessa di nuoto da ragazza mentre ora le appartengono molti record di innovazione. Segna la strada dell’economia circolare. Perché lei ridà vita agli scarti senza crearne altri, come ha fatto con Perpetua, la matita che produce dal 2014 con gli scarti della grafite e dura 21 volte più delle altre matite. È nel Design store del Moma a New York. Ma i suoi brevetti sono molti, come un sistema di tingere i tessuti che fa risparmiare il 90% di acqua e il 47% di energia. Un suo rivestimento edilizio ha vinto la menzione al Compasso d’oro. Bucce di pomodoro trasformate in candele, alettoni di elicotteri in agende, scarti di elettrodi in tappi per bottiglie. Realizza borse con l’esoscheletro dei crostacei oppure con la gomma degli penumatici. La risposta che si dà sempre di fronte a una sfida è: “Perché no?” Così ha salvato 70 tonnellate di grafite e le ha trasformate nelle sue matite Perpetua. Ma con la grafite riesce anche a produrre luce. La città di Vicenza vuole celebrarla per la sua capacità di innovazione che guarda all’economia circolare. Premio “Città di Vicenza per la sostenibilità” alla Cooperativa Insieme (ritira il premio la presidente Marina Fornasier) “Insieme” è sorta nel 1979 e in 45 anni ha fatto compiere molti passi in avanti alla città. La sua filosofia è: offrire una seconda possibilità alle cose e alle persone che apparentemente non ce l’hanno. Tra dipendenti e persone in inserimento lavorativo coinvolge circa 200 persone. Ha un fatturato di 4 milioni di euro. La cooperativa si muove lungo le quattro “A”: quella di abitare la città come un bene da coltivare; la “A” di accoglienza alle persone nella sua realtà lavorativa; c’è la “a” di ambiente con iniziative che puntano a sensibilizzare l’eco-sostenibile, il consumo critico, energie rinnovabili. Infine c’è la “A” di autogestione, attraverso attività di riuso e riciclo. Ogni giorno lavora 1000 chili di indumenti usati, sporchi e danneggiatiLa cooperativa è impegnata in un progetto che prevede il raddoppio della sua sede con un investimento da 11 milioni di euro, 7 pubblici e 4 dell’appaltatore. La città di Vicenza desidera celebrare l’impegno, i valori e il lavoro di tante persone e consegna questa targa di riconoscenza alla presidente Marina Fornasier.
Premio “Città di Vicenza per l’arte” a Ivan Bigarella Chissà quante sue storie sono passate per le nostre mani. È uno dei più importanti illustratori della Disney, tant’è che Topolino gli affida spesso la copertina. Ma al suo attivo ci sono lavori per Piemme, Il Battello a vapore, De Agostini, Geronimo Stilton, Einaudi ragazzi. Ivan Bigarella, vicentino di Campedello, dove vive con la moglie Alessia e i loro due figli, lavora da 17 anni nel mondo del fumetto. S’è diplomato al liceo artistico, ha studiato alla Scuola del fumetto a Milano e oggi – fra le altre attività – insegna alla Scuola internazionale di comics a Padova. Il suo lavoro non è uno svolazzo di fantasia: si tratta, come avviene per tutti gli artisti, di un lavoro faticoso, che richiede impegno continuo, nel suo caso anche 12 ore filate. Quando è entrato alla Disney ha detto: “Non capisco se è un sogno o una realtà”. Ed è ancora così. Dice: “Non mi sento mai arrivato, perché non ho ancora raggiunto la qualità che vorrei”. Per la sua arte che ci tiene compagnia, ci fa sorridere e ci fa anche pensare, la città di Vicenza intende onorare Ivan Bigarella con questa targa di riconoscenza civica. Premio “Città di Vicenza per la creatività” a Matteo Cibic Artista di caratura internazionale (attualmente ha due mostre in Alvernia, nel cuore della Francia) Matteo Cibic è un designer attento ad approfondire filosofia e antropologia. Lavora con aziende di tutto il mondo. Nel 2017 è stato premiato come International Young Talent of the Year da Elle Decor. Ha esposto alla Biennale di Venezia come al Beaubourg di Parigi. Le sue creazioni hanno spesso forme antropomorfe e sono innervate da una sottile ma decisa ironia. Per lui, infatti, la creatività è “rendere gioiosi e divertenti oggetti che sono inutilmente noiosi”. Ha un suo interessante punto di vista sul ruolo dell’artista e dell’intellettuale che ha la responsabilità di guardare in avanti. Cita a sostegno Jules Verne, creatore di orizzonti che poi sono stati realizzati. Il suo riferimento, e non è una contraddizione, è Marsilio Ficino, filosofo del Quattrocento perché – ha spiegato – ha portato l’erotismo nelle opere d’arte, cioè a sensualizzare i dipinti per spiegare le virtù umane. Per la sua profondità e la sua creatività, la città di Vicenza vuole onorare Matteo Cibic con un riconoscimento pubblico. Premio “Città di Vicenza per lo sport” a Federica Del Buono Federica Del Buono è una campionessa di atletica ed è anche un esempio di resilienza e tenacia, perché è rinata dopo cinque anni passati a curare gli infortuni che le sono capitati. E dopo ha stabilito nuovi primati. Il suo è un grande insegnamento. Papà e mamma sono stati due campioni: Gianni Del Buono, già primatista italiano di varie medie distanze e Rossella Gramola, anche lei mezzofondista. Federica è primatista nazionale dei 1500 metri, risultato stabilito due mesi fa, ma primatista su quella distanza lo era stata già nel 2014.
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