Il Questore della provincia di Vicenza, Dario SALLUSTIO lo aveva annunciato proprio qualche giorno fa, in occasione dell’emissione del primo DASPO in merito agli scontri del fine partita tra tifosi del Mantova e quelli del Vicenza, avvenuti nei pressi dello Stadio “R. Menti” l’8 dicembre scorso.
Così è stato: all’esito delle articolate attività d’indagine, la DIGOS della Questura di Vicenza ha denunciato all’Autorità Giudiziaria 7 tifosi del Mantova, in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, di vari reati cd. “da stadio” (resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, danneggiamento aggravato, possesso e/o lancio di artifici pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive).
Si tratta di 7 supporters del Mantova ed in particolare del gruppo di tifosi che era arrivato a Vicenza a bordo treno (A.G. del 1983 di Sabbioneta, P.A. del 1998 di Volta di Mantova, G.R. del 1974 di Curtatone, K.F. del 1983 di Roncoferraro, A.M. del 1995 di Moglia, N.D. del 1992 di Casaloldo, M.M. del 2007 di Vaiano.
Nei loro confronti, il Questore ha emesso 3 DASPO per la durata di due anni e 3 DASPO per la durata di 1 anno, che si aggiungono a quello già emesso alcuni giorni fa.
Salgono quindi a 7 i provvedimenti di Divieto di Accesso ai luoghi ove si svolgono Manifestazioni Sportive, emessi per gli scontri del fine partita. I destinatari non potranno accedere a tutti gli impianti sportivi per gli incontri di calcio di tutte le squadre e di tutte le categorie, compresi i tornei internazionali.
Come noto, al termine dell’incontro di calcio LR VICENZA – MANTOVA dell’8 dicembre scorso, nelle fasi di deflusso dei tifosi ospiti dallo Stadio Menti alla Stazione Ferroviaria, alcuni tifosi del Mantova, mentre transitavano a bordo di un autobus della municipalizzata SVT nei pressi di un bar di Via Arzignano, ancorché scortati da contingenti delle Forze dell’Ordine, vedendo dei tifosi locali in transito, improvvisamente uscivano dal bus per scontrarsi con loro.
In quel frangente alcuni mantovani, utilizzavano delle sedie poste davanti al bar per scagliarle contro i tifosi locali, con ciò danneggiando anche la vetrina dello stesso bar.
L’immediato intervento delle Forze di Polizia, poste in testa ed in cosa al gruppo di tifosi mantovani, consentiva, in pochissimi secondi, di dividere le due fazioni e ricondurre gli ospiti sugli autobus, per riprendere la marcia verso il casello autostradale ed allontanarsi dal centro cittadino.
Nel frangente, venivano attivate le telecamere in uso agli Operatori di Polizia. Nelle ore successive al fatto, venivano inoltre acquisite le immagini degli impianti di videosorveglianza della zona e del bar coinvolto nell’accaduto.
Le stesse sono state poi scrupolosamente analizzate dagli investigatori delle DIGOS di Vicenza e Mantova che hanno collaborato per l’identificazione dei responsabili.
Un Agente della Polizia di Stato in servizio al Reparto Mobile di Padova, in occasione del contatto con i tifosi mantovani, rimaneva lievemente ferito, riportando una distorsione alla caviglia con 5 giorni di prognosi.
Preme però evidenziare che all’incontro di calcio avevano assistito circa 9000 spettatori, di cui circa 1000 mantovani (questi ultimi arrivati a Vicenza, in numero di circa 400 a bordo treno, ed il resto con autovetture private ed autobus già organizzati dal capoluogo lombardo).
Le articolate fasi di afflusso e deflusso – da e verso la Stazione Ferroviaria ed il Casello di Vicenza Ovest – si erano complessivamente svolte in modo ordinato e senza rilievi particolari, ad eccezione dell’episodio sopra descritto, a cui avevano preso parte gli ULTRAS Mantovani deferiti all’Autorità Giudiziaria e destinatari dei DASPO in questione.
Del resto, l’immediato intervento delle Forze dell’Ordine, presenti proprio nelle vicinanze, aveva permesso di contenere l’accaduto, evitando conseguenze ben peggiori.
“I comportamenti violenti in generale ed anche nei contesti sportivi non possono essere tollerati. Gli stadi devono rimanere luoghi di sport, divertimento e svago per i tifosi, per le famiglie e per i giovani. Per questo motivo i comportamenti violenti devono essere immediatamente individuati e sanzionati, anche con provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive. Esprimo la mia solidarietà al titolare del bar la cui vetrina è stata danneggiata da un tifoso violento che però è stato immediatamente allontanato ed identificato dagli Operatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. Esprimo uguale vicinanza all’Agente del Reparto Mobile di Padova, rimasto ferito in quell’occasione, proprio per allontanare i responsabili di quell’azione”, queste le parole del Questore Dario Sallustio.