Due arresti nel week end. Uno per stalking nei confronti di una donna

A Thiene una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Breganze è intervenuta nella mattinata di sabato poiché tramite numerazione d’emergenza 112 segnalavano un giovane in escandescenza davanti all’ingresso di un supermercato.
I militari giunti immediatamente sul posto sono riusciti a bloccare con non poca difficoltà il giovane, un cittadino italiano di 20 anni, residente a Thiene, che in forte stato di agitazione aveva raggiunto l’attività commerciale per poi lamentare un malore.
Sul posto è intervenuto anche personale del 118 che ha condotto lo straniero presso il pronto soccorso dell’ospedale di Santorso all’interno del quale l’uomo ha iniziato a proferire frasi minatorie ed oltraggiose sia all’indirizzo dei militari che dei sanitari rifiutando di declinare le proprie generalità opponendosi altresì al controllo degli operanti e venendo pertanto tratto in arresto per i reati di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Come disposto dal magistrato di turno della Procura di Vicenza lo straniero è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Tenenza di Dueville in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida presso il Tribunale di Vicenza al termine della quale lo straniero è stato rimesso in libertà in attesa del processo.

I Carabinieri della Stazione di Thiene invece nel corso del pomeriggio del 23.12.23 hanno arrestato un 45enne di Marano Vicentino destinatario di una ordinanza cautelare di arresti domiciliari con applicazione del “braccialetto elettronico” ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti di una donna con la quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale.
Dalle attività svolte dai Carabinieri è emerso che l’uomo avrebbe più volte pedinata la vittima per motivi di gelosia. La donna si è rivolta ai militari dell’Arma che hanno immediatamente applicato le recenti norme previste per il “codice rosso” che prevede ulteriori misure volte a rafforzare e velocizzare le procedure per la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere.
Le indagini e gli accertamenti dei Carabinieri hanno consentito di dimostrare che l’uomo, attraverso i suoi comportamenti avrebbe ingenerato nei confronti della vittima uno stato di paura tale da alterarne, in modo incisivo, le abitudini quotidiane. Il Gip del Tribunale di Vicenza, concordando con le evidenze investigative raccolte in fase di indagine, sussistendo gravi indizi di colpevolezza in ordine ai prefigurati reati, ha applicato nei confronti dell’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari e l’applicazione del braccialetto elettronico.

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