Oggi proviamo a fare un gioco, decliniamo la versione vicentina dei trucchi da Umbrella Academy applicati a Palazzo Trissino, in particolare quello migliore, la possibilità di viaggiare nel tempo, un topos della fantascienza.
Se Francesco Rucco avesse vinto le elezioni l’anno scorso e il 2 agosto avesse approvato con l’assessore all’Istruzione, che sarebbe stata molto probabilmente Cristina Tolio, il provvedimento che determinava l’aumento delle tariffe delle mense scolastiche e il cambio di schema nel sistema dei pagamenti, da “consumo” a “servizio”, cosa sarebbe successo?
Alla luce dell’esperienza del passato, nell’ordine avremmo visto qualche partito di centrodestra uscire sulla stampa per dichiarare la propria contrarietà, qualche consigliere in cerca di spazio avrebbe fatto partire interrogazioni e domande di attualità e, magari, qualcuno avrebbe perfino chiesto la testa dell’assessore, magari con la remota aspirazione ad andare a sostituirlo. Insomma sarebbe, probabilmente, successo un bel casino. E questo è un classico del Centrodestra. Usare la stampa per regolare i conti interni.
A sinistra invece tutti zitti e buoni, in fila per tre, allineati, coperti e soprattutto silenziosi. Viene spontaneo chiedersi se nell’attuale maggioranza siano tutti d’accordo con il cambio di schema e l’aumento nelle mense, ma sappiamo tutti che la domanda è retorica, perchè è impossibile che non ci sia qualcuno che non abbia colto la pericolosità, anche solo politica, di un’iniziativa del genere.
In un mondo che fatica a marcare le differenze tra destra e sinistra, anche questo è un modo per capire in cosa, gli uni e gli altri, sono diversi.