Sindaco Possamai: «La tragedia delle Foibe è rimasta per troppo tempo taciuta. Commemorare la ricorrenza è fondamentale affinché in particolare i giovani e tutti i cittadini possano comprendere il significato di quanto successo» Si è svolta questa mattina al cimitero Maggiore la cerimonia istituzionale organizzata dal Comune di Vicenza in collaborazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD) – sezione di Vicenza per celebrare il Giorno del Ricordo, che ricorre oggi e commemora i massacri delle vittime delle foibe e l’esodo dalle loro terre degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia. È stata deposta una corona d’alloro sul monumento dello scultore vicentino Nereo Quagliato “in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata” come ricorda la scritta bronzea. Sono intervenuti il sindaco Giacomo Possamai, il prefetto Salvatore Caccamo e il presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ANVGD Vicenza Coriolano Fagarazzi. Mirella Olivieri ha letto la preghiera di Monsigmor Antonio Santin, arcivescovo di Trieste e Capodistria del 1959, che si trova accanto al monumento. «La tragedia delle Foibe è rimasta per troppo tempo taciuta e solamente vent’anni fa è doverosamente diventata una solennità civile italiana denominata “Giorno del Ricordo”, istituita con la legge del 30 marzo 2004 n. 92 e celebrata appunto il 10 febbraio per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale” – ha detto il sindaco Giacomo Possamai -. Pertanto diventa fondamentale commemorare la ricorrenza del 10 febbraio e raccontare i fatti accaduti affinché in particolare i giovani e tutti i cittadini possano comprendere il significato di quanto successo. L’Europa, nata dopo le tragedie della Seconda Guerra Mondiale, nacque dal comune rifiuto dei nazionalismi aggressivi, liberticidi e oppressivi, radicandosi su solide fondamenta: la pace, la libertà, la solidarietà, la tolleranza. E proprio la civile e pacifica convivenza, il dialogo, la fratellanza sono le uniche e valide alternative alla guerra e alle epurazioni. Guerre che purtroppo oggi stanno insanguinando l’est dell’Europa e il Medio Oriente. Nessuno deve avere paura della verità. La verità rende liberi. Le dittature – tutte le dittature – falsano la storia, manipolando la memoria, nel tentativo di imporre la verità di Stato». Al termine della cerimonia, il sindaco Possamai, privatamente, ha deposto tre rose rosse in altrettanti luoghi simbolici. Una rosa è stata collocata accanto al monumento al cimitero Maggiore presso al quale si è svolta la commemorazione. Poi il sindaco si è recato in via Martiri delle Foibe e a Polegge in piazza Norma Cossetto, luogo che ricorda la studentessa universitaria istriana, vittima del massacro delle foibe nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943 Il Comune in collaborazione con Anvgd ha organizzato anche la cerimonia istituzionale svolta ieri all’ex collegio Opera Pia Cordellina (sede della scuola media Giuriolo, in contra’ Santa Maria Nova), dove è stata deposta una corona d’alloro in memoria degli esuli italiani che il 3 febbraio 1947 trovarono rifugio in questo luogo, che all’epoca era sede del convento di Santa Maria Nova.
Il calendario di appuntamenti per il Giorno del Ricordo, realizzato dal Comune di Vicenza, in collaborazione con la Biblioteca civica Bertoliana, il Conservatorio di musica Pedrollo, la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e la sezione di Vicenza dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd), prosegue fino al 22 febbraio. |