Le caprette ci fanno ciao…dall’Olimpico

Sta per iniziare la stagione dei Classici all’Olimpico nel tempo del Centrosinistra, la prima pensata e definita dal nuovo corso del giovane Possamai e della sua giunta e per esprimere un punto di vista sulle scelte fatte in termini di programmazione dovremo aspettare qualche settimana e valutare se, dopo Giancarlo Marinelli, la direzione artistica riuscirà a confermarne i successi o, magari, a migliorarli. Pausa di sospensione quindi sulla programmazione.

Non si può tacere, tuttavia, sulla linea grafica che è stata scelta, più appropriata per un evento per le scuole dell’infanzia della parrocchia di periferia che in sintonia con il prestigio della stagione teatrale nel teatro coperto più antico del mondo. Ma se, da Levà degli Angeli, sede dell’Assessorato alla Cultura, arrivano notizie trionfanti sulle prenotazioni degli spettacoli, dal nostro osservatorio ci chiediamo se avessero fatto una locandina che non ci riportasse al naïf di Heidi e delle caprette che ci fanno ciao, cosa sarebbe successo. Probabilmente sold out.

Consiglio non richiesto all’assessore alla cultura: in un mondo in cui il mezzo è il messaggio, provi a guardare, non tanto alle edizioni del passato con le relative locandine perchè sarebbe troppo facile, ma vada a vedere le linee grafiche di stagioni simili a quella dell’Olimpico nelle altre città. Aiuterebbe a non mortificare un evento di questo livello con una grafica così inopportuna.

CONDIVIDI SU