Se mi lasci il cancello

Prime immagini per la recinzione di una parte di Campo Marzo. Un impegno dichiarato pochi mesi fa dal Sindaco e confermato dalle foto che già circolano in rete. E va riconosciuto a Giacomo Possamai di avere fatto una scelta per certi versi inaspettata rispetto alla narrazione della sua area politica, una scelta che la precedente amministrazione non ha avuto il coraggio di fare ma su cui Possamai ha tirato dritto.

Certo adesso ci sarà il chiacchiericcio tra favorevoli e contrari, a cui si sommerà il gioco delle parti solito, tra curva sud e curva nord, delle opposte tifoserie e che sono a prescindere favorevoli a quello che dicono i loro giocatori sul campo. Epperò è un fatto, e si discute perché, finalmente, c’è un manufatto in lavorazione che ci fa già vedere come sarà quella parte di città, che è da dieci anni al centro della discussione politica del Capoluogo.

E’ l’ottimo per Campo Marzo? E’ una risposta che nessuno finora ha saputo dare. Parziale, incompleta e con alcune criticità fin che si vuole, ma è una risposta.

Quello che però ci aspettiamo di vedere è il completamento della recinzione del parco cittadino, perchè è questo il senso.

Così come serve una cassetta degli attrezzi che consenta ai vicentini di intravvedere un progetto del Sindaco su Campo Marzo e sul Quadrilatero, un percorso che, anche per piccoli passi, ci convinca che qualcosa si muove nella direzione giusta. Sapere che, dopo la recinzione di una parte di Campo Marzo, c’è ancora molto da fare, c’è, oltre al completamento della cancellata, da capire quali misure verranno messe in atto da Palazzo Trissino per affrontare la migrazione di microcriminalità e spaccio che non troverà più spazio nel parco, c’è da capire quale piano di rigenerazione urbana ha in mente chi governa la città rispetto al Quadrilatero, che si è trasformato da quartiere di eccellenza negli anni Sessanta al degrado di oggi, e non basta la sede della Polizia Municipale, che poi non si sa in che tempi verrà realizzata.

Serve un’idea guida ed una visione del futuro che gli esperti definiscono placemaking, la rigenerazione dei luoghi di cui si parla in tutto il mondo e di cui esistono illustri eccellenze in tutto il Paese. Più che il mercato degli immobili per fare cassa, come lo spettacolo indecente a cui stiamo assistendo su Santa Corona, per una volta la politica alzi il tiro e provi a cercare aiuto per immaginare una città davvero migliore di quella in cui viviamo.

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