L’ULSS 7 Pedemontana presenta i numeri dell’attività svolta negli ultimi 12 mesi,
che hanno registrato una crescita delle prestazioni in tutti gli ospedali e un recupero delle liste di attesa,
oltre ad un impegno straordinario nel potenziamento dei servizi
e fondamentali investimenti per il futuro dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali
Crescono le prestazioni, cresce il personale, crescono le dotazioni tecnologiche e gli investimenti infrastrutturali, diminuiscono le liste di attesa. Il 2023 è stato un anno di grande impegno e di importanti risultati per l’ULSS 7 Pedemontana, che ha portato avanti uno sforzo straordinario su più fronti.
LE PRESTAZIONI EROGATE
Complessivamente i ricoveri sono stati 36.217 (stima al 31 dicembre), 1.162 in più rispetto ai 35.055 del 2022: di questi 16.092 all’ospedale San Bassiano (+458), 17.527 all’ospedale di Santorso (+88) e 2.623all’ospedale di Asiago (+641, pari ad una crescita addirittura del 32% rispetto all’anno precedente).
Complessivamente, i ricoveri sono cresciuti del 3%, con un incremento del valore della produzione pari a circa 3.8 milioni di euro.
Gli interventi chirurgici sono stati invece 23.942, contro i 22.197 del 2022, con un incremento di circa l’8%: 10.055 al San Bassiano (nel 2022 erano stati 9.736, +209), 11.860 all’Ospedale Alto Vicentino (11.089, +771) e 2.053 ad Asiago (+791, +63%) con valori sovrapponibili all’attività chirurgica svolta nel 2019 nei 3 Ospedali.
Le prestazioni ambulatoriali (visite specialistiche ed esami diagnostici) sono state invece 919.376, contro le 862.350 del 2022, dunque con una crescita di 57.026 unità rispetto all’anno precedente (+7%).
A queste attività si aggiungono gli oltre 145 mila accessi al Pronto Soccorso (erano stati 138.163 nel 2022, dunque con un incremento di 7.000 unità), di cui circa 63.300 al San Bassiano (+1.858), oltre 68.200all’ospedale di Santorso (+4.230) e oltre 13.500 all’ospedale di Asiago (+911). Di questi, il 66,1% è rappresentato da codici bianchi, il 9,7% e 5,5% rispettivamente da codici verdi e gialli, il 17,2% da codici arancioni ed infine l’1,6% da codici rossi.
RECUPERO DELLE LISTE DI ATTESA
Il significativo incremento delle prestazioni erogate ha consentito, come anticipato, di ottenere importanti risultati nella riduzione delle liste di attesa: a fine 2022 erano presenti in galleggiamento oltre 40 mila prestazioni, incrementate a 43.700 ad inizio 2023 soprattutto a causa dell’aumento delle prescrizioni. Dalla prima data di rilevazione dei galleggiamenti a livello regionale (08.11.2022) sono state recuperate più di 19.000 prestazioni, programmate anche nei primi mesi dell’anno 2024. L’Azienda Ulss 7 è l’Azienda sanitaria che ha ridotto maggiormente il numero di galleggiamenti, riuscendo a centrare così l’obiettivo indicato dalla Regione Veneto per l’anno 2023 e permettendo per molte prestazioni con priorità B e D la prenotazione senza nessun tempo d’attesa.
Le azioni messe in atto per ridurre il numero di galleggianti presenti in lista sono state molteplici a livello aziendale, come ad esempio l’ampliamento dell’offerta ambulatoriale, anche in orario serale, festivo e prefestivo per le prestazioni di diagnostica radiologica e nelle giornate di sabato con delle aperture ambulatoriali dedicate ad hoc per le persone in lista di attesa.
Importante è stato il contributo di tutte le specialità: relativamente alle prestazioni di Radiologia, disciplina con il più alto numero di galleggiamenti, la riduzione è stata di oltre 8.000 prestazioni in poco più di 7 mesi con un recupero pari all’80% sulle priorità D (entro 30 giorni) e al 78% sulle priorità P (entro 90 giorni), così come anche per l’Ortopedia è stata azzerato il numero dei pazienti in lista di attesa con priorità. Anche sugli esami strumentali di altre specialità – come Pneumologia, Chirurgia Vascolare, Cardiologia, etc. – il recupero è stato pari all’80% sia sulle classi D che sulle classi P. Per quanto concerne le prime visite il recupero è stato importante soprattutto sulle classi D con un recupero pari all’86% dei galleggiamenti.
Un risultato che appare tanto più significativo alla luce del considerevole incremento delle prescrizioni che continua a essere registrato: il 2023 ha visto un nuovo record in termini di impegnative erogate, con oltre 331.000 visite ed esami richiesti, segnando un incremento del 9% rispetto al 2022 (e del 14% rispetto al 2019).
«La riduzione delle liste di attesa è stato un obiettivo strategico per tutto il 2023 e certamente lo sarà anche nel 2024 – commenta il Direttore Generale Carlo Bramezza -. Riteniamo di avere ottenuto risultati importanti, dando così applicazione al piano messo a punto dalla Regione Veneto, grazie anche alle risorse ad hoc stanziate proprio dalla Regione. L’incremento della produttività dimostra in modo tangibile lo sforzo che abbiamo messo in atto, grazie anche ad un rafforzamento complessivo del personale. Vero è però che l’incremento delle prescrizioni al quale stiamo assistendo dal post pandemia non accenna a diminuire: inizialmente sembrava un fenomeno contingente, invece sta diventando strutturale ed è evidente che non è possibile incrementare all’infinito la capacità di produzione, dobbiamo pertanto lavorare sull’appropriatezza delle prescrizioni. Questo è un lavoro che abbiamo già avviato e che porteremo avanti con una particolare attenzione nel corso del prossimo anno, rafforzando le collaborazioni già esistenti tra gli specialisti ospedalieri e la medicina territoriale».
INDICATORI DI PERFORMANCE, NUOVE TECNOLOGIE E METODICHE INNOVATIVE
Il miglioramento della capacità di presa in carico è sottolineato anche dai progressi ottenuti in alcuni indicatori di performance utilizzati Ministero della Salute per monitorare l’efficienza e la qualità del servizio sanitario nazionale.
È il caso ad esempio del tumore maligno alla mammella, per il quale già nei primi 10 mesi dell’anno con 250 interventi è stato superato il volume totale di interventi di tutto il 2022 (237).
O ancora, per quanto riguarda la proporzione di colecistectomie laparoscopiche con degenza post-operatoria inferiore a 3 giorni: il miglioramento dell’indicatore già a partire dalla fine del 2022 che si è consolidato nel 2023 e ha portato al superamento della soglia richiesta (90%) sia nell’ospedale di Bassano che Santorso nel 2023, rispettivamente con il 95,3% e il 90,4% (dato gen.-ott.).
Di rilievo anche il dato sui tempi di intervento per la frattura del collo del femore nei pazienti over 65 anni: gli operati entro 48 ore dall’accesso in ospedale sono passati dal 74,8% all’83,2% a Bassano e dal 60,5% al 76,4% a Santorso.
Ma al di là dei numeri, nel corso del 2023 l’ULSS 7 Pedemontana ha registrato anche numerosi progetti e investimenti per il potenziamento e il miglioramento qualitativo della capacità di presa in carico dei pazienti.
«Anche quest’anno abbiamo portato a termine grandi investimenti in nuove tecnologie – spiega ancora il Direttore Generale Carlo Bramezza -, coinvolgendo in questo processo tutti i nostri ospedali in base alle rispettive necessità e peculiarità. In questo modo si conferma il nostro impegno a sostenere le competenze e professionalità dei nostri specialisti, che nel corso dell’anno in molti ambiti si sono distinti per l’introduzione di metodiche innovative. Nuove tecnologie e competenze professionali sono due facce della stessa medaglia: il nostro impegno come Direzione è favorire questa sinergia virtuosa al servizio dei pazienti».
Per quanto riguarda l’ospedale di Bassano, innanzitutto il 2023 ha visto la riconferma di alcuni primati, come quello di 1° ospedale in Veneto e il 6° in Italia per numero di procedure eseguite per la rivascolarizzazione delle arterie carotidee (fonte AGENAS – l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e 1° ospedale pubblico in Veneto e tra i primi in Italia per numero di interventi di protesi di anca eseguiti (fonte Ministero della Salute) e si colloca ai primi posti nella Regione per la numerosità degli interventi di tumore alla prostata e di tumore del colon retto.
Il 2023 ha visto inoltre l’introduzione di alcune importanti innovazioni, che confermano la vocazione del San Bassiano come ospedale ad alta tecnologia. È il caso ad esempio, del Servizio di Endoscopia che ha vistol’acquisizione di un nuovo videoprocessore compatto, integrato di modulo per l’Intelligenza Artificiale, installato su una colonna endoscopica, che consente di identificare automaticamente le lesioni neoplastiche del colon, anche quelle più piccole che possono sfuggire all’occhio umano.
Sempre per una diagnostica di altissimo livello si segnalano anche i 2 nuovi ecografi acquisiti per l’Ostetrica e la Pediatria, per un investimento complessivo di oltre 280 mila euro, e 2 nuovi mammografiche rappresentano lo stato dell’arte della tecnologia.
Non solo, nei mesi scorsi sono stati deliberati anche progetti di particolare rilievo destinati a concretizzarsi nell’immediato futuro. È il caso ad esempio dell’approvazione da parte del CRITE del progetto da 1,2 milioni di euro per il nuovo Centro Trasfusionale, finalizzato a mettere a disposizione dei donatori spazi più ampi e confortevoli e in grado allo stesso tempo di garantire un livello più elevato di privacy e di efficienza delle attività a supporto della donazione. Un altro progetto di assoluto rilievo avviato nel corso del 2023 e destinato a concretizzarsi già il prossimo anno riguarda la realizzazione di un servizio di day hospital oncoematologico pediatrico, che in sinergia con i centri hub di Oncoematologia pediatrica di Padova e di Verona assisterà vicino a casa i piccoli pazienti del Bassanese per tutta una serie di necessità, riducendo così in modo significativo la necessità di spostamenti. Il progetto, che prevede di fatto la ristrutturazione e riorganizzazione di un’intera area del reparto di Pediatria, già approvata dal Crite, può contare su una importante campagna di raccolta fondi condotta da OTB Foundation.
Di grande rilievo anche le innovazioni introdotte all’ospedale di Santorso, a partire naturalmente dalla nuova risonanza magnetica 3 Tesla con sistema di intelligenza artificiale, frutto di un investimento di circa 2 milioni di euro: l’apparecchiatura affianca quella già attiva, raddoppiando così la capacità diagnostica dell’ospedale, e consentirà di svolgere esami altamente sofisticati a supporto di varie specialità per tutti i pazienti dell’ULSS 7 Pedemontana. Va sottolineato a questo riguardo che l’ospedale di Santorso è il primo e al momento unico ospedale spoke in Veneto a essere dotato di una risonanza magnetica 3 Tesla.
Relativamente all’area chirurgica, oltre alla Senologia, grandi risultati sono stati raggiunti da tutte le specialità con una ripresa dell’attività dell’U.O.C di Chirurgia Generale nel secondo semestre, con oltre 1.000 interventi effettuati da luglio a dicembre (+61% rispetto allo stesso periodo del 2022); con l’Ortopedia che, oltre a garantire attività di chirurgia d’urgenza e protesica, si è confermata polo di riferimento per la chirurgia pediatrica, con complessivi 1.800 ricoveri (+11% rispetto al 2022) e oltre 2.000 interventi; costante l’impegno da parte dell’Oculistica con 3.000 interventi di cataratta effettuati (+11% rispetto al 2022) e della Ginecologia con 2.700 interventi eseguiti nel 2023 (di cui 930 isteroscopie).
In area medica l’attivazione della unità semiintensiva ha determinato l’attivazione di una nuova e moderna organizzazione di gestione nell’ambito dell’emergenza.
In Cardiologia, invece, per trattare mediante ablazione le aritmie è stato utilizzato per la prima volta un sofisticato sistema di mappatura del cuore “dall’interno”, basato su una tecnologia di derivazione militare e di uso corrente nei grandi centri cardiologici, che consente di ricostruire dall’interno l’anatomia delle camere cardiache ottenendo un’immagine molto più dettagliata rispetto a ciò che sarebbe possibile con i sistemi tradizionali di diagnostica per immagini.
Di particolare rilievo anche le novità introdotte per il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita, che va ricordato è l’unico centro di riferimento provinciale e nel 2023 ha registrato un forte incremento dell’attività, sostenuto da un significativo potenziamento dell’organico e da nuovi investimenti per l’ampliamento degli spazi a disposizione e per l’acquisto di nuove apparecchiature, per un investimento complessivo di oltre 270 mila euro.
All’ospedale di Asiago, invece, la grande novità del 2023 è stata l’attivazione della Cardiologia Riabilitativa, un servizio fondamentale di supporto alle cardiologie di Bassano e Santorso ma anche alle Cardiochirurgie di Vicenza e Padova, che si è rivelato subito attrattivo rispetto a pazienti provenienti da altri ospedali.
Sul piano tecnologico, invece, è stato installato un nuovo mammografo all’avanguardia (di livello analogo a quelli installatati sempre nel corso di quest’anno al San Bassiano) e più recentemente un ecografo di ultima generazione a supporto dell’attività della Cardiologia Riabilitativa.
Il 2023 ha visto inoltre il rilancio dell’Ortopedia, con un significativo incremento del numero di interventi eseguiti e l’introduzione di nuove metodiche, come gli interventi di protesi bilaterale, per i quali l’ospedale di Asiago vanta la maggiore casistica tra gli ospedali pubblici della regione. Ma anche per le altre specialità si registra un aumento del numero di interventi chirurgici rispetto all’anno precedente.
Parallelamente nell’ultimo anno sono stati realizzati anche alcuni importanti progetti trasversali rispetto alle diverse strutture ospedaliere: è il caso del potenziamento del CUP con nuovi sistemi di prenotazione, anche tramite chat o segreteria telefonica, così da agevolare ulteriormente l’accesso al servizio.
È partito invece dalla Nefrologia di Santorso, ma troverà applicazione anche negli altri reparti e strutture ospedaliere dell’Azienda, il progetto pilota per la vaccinazione in ospedale dei pazienti cronici e fragili, con il quale l‘ULSS 7 Pedemontana è tra le prime aziende socio-sanitarie in Veneto ad applicare
un innovativo modello di promozione attiva della vaccinazione nei confronti dei soggetti a rischio,
grazie alla stretta collaborazione tra il SISP e i reparti ospedalieri.
SERVIZI TERRITORIALI
Di rilievo anche i nuovi progetti realizzati nel territorio, come la riapertura del Centro Sollievo di Marostica e l’inaugurazione del nuovo Punto Prelievi a Breganze, o ancora il progetto di rete per il turismo sociale e inclusivo promosso dall’ULSS 7 Pedemontana nell’Altopiano dei 7 Comuni, in collaborazione con le Amministrazioni Locali.
Di particolare rilievo è anche il potenziamento del Servizio di Continuità Assistenziale, per il qualenonostante la generale carenza di medici, dopo un breve periodo di riorganizzazione è stato possibile riaprire in via definitiva la sede di Schio.
Sempre alla luce della difficoltà di reperimento del personale, rappresenta certamente un risultato di grande rilievo anche l’avere garantito anche nel 2023 a tutti i cittadini un Medico di Medicina Generale.
PNRR E ALTRI FINANZIAMENTI STRAORDINARI
Un altro fronte di impegno straordinario nel corso del 2023 ha riguardato naturalmente il PNRR, che vede l’ULSS 7 Pedemontana impegnata nella realizzazione di 16 opere infrastrutturali per oltre 38,2 milioni di euro di investimento complessivo.
Più in dettaglio, si tratta di 8 Case della Comunità, di cui 2 di nuova costruzione (a Bassano presso l’ospedale e a Romano d’Ezzelino) e 6 per le quali sono previsti interventi di ristrutturazione (a Marostica, Romano d’Ezzelino, Asiago, Thiene, Schio, Malo e Arsiero); 4 Centrali Operative Territoriali (ad Asiago, Schio, Thiene e Bassano), 3 Ospedali di Comunità (a Bassano, Santorso e Asiago) e la realizzazione del progetto Pinqua a Marostica, un innovativo modello di struttura abitativa autonoma “protetta” per persone con grado lieve di demenza.
Per tutte le opere nel corso del 2023 l’ULSS 7 Pedemontana ha completato l’affidamento dei lavori, con i primi cantieri che partiranno già all’inizio del nuovo anno. «Per i progetti PNRR fin da subito ci siamo mossi tempestivamente e l’iter di tutte le opere sta andando avanti nei tempi previsti e senza intoppi – sottolinea il Direttore Generale Carlo Bramezza -. Gestire la realizzazione di così tante opere, e di così grande rilievo, in un arco temporale così breve rappresenta una grande sfida, ma stiamo dimostrando di essere in grado di affrontarla al meglio: le opere del PNRR coinvolgono trasversalmente molte strutture aziendali, che stanno lavorando dimostrando grande spirito di collaborazione interna, una notevole professionalità e un’ottima organizzazione. Il 2024 sarà la fase dei cantieri, sul cui andamento saremo come sempre molto trasparenti, sia con le Amministrazioni locali sia con gli organi di informazione, perché è importante che la popolazione inizi a comprendere la grande rivoluzione che andremo a realizzare con i progetti PNRR».
Va sottolineato inoltre che sempre tramite i fondi PNRR è in fase di realizzazione anche un piano per il rinnovo completo della Radiologia, per un investimento complessivo di 5,2 milioni di euro, nell’ambito del quale nel corso del 2023 sono già state consegnate e installate le prime apparecchiature.
Inoltre, accanto ai fondi PNRR, l’anno che sta per concludersi ha visto anche un’altra importante novità sul piano dello stanziamento di nuove risorse: la Regione Veneto ha infatti destinato all’ospedale San Bassianoun maxi finanziamento da 25 milioni di euro per il rinnovo completo delle sale operatorie.
POTENZIAMENTO DEGLI ORGANICI
Infine, un altro fronte prioritario di impegno ha riguardato il mantenimento e potenziamento degli organici, per il quale l’ULSS 7 Pedemontana nel corso del 2023 ha effettuato 359 nuove assunzioni, in netto aumentorispetto ai 320 nuovi assunti nel 2022. Più in dettaglio, sono stati assunti 128 nuovi medici e 229 lavoratori del comparto (infermieri, fisioterapisti e altre figure per i servizi di riabilitazione, tecnici), oltre a 2 dirigenti amministrativi. Inoltre sono stati conferiti 8 nuovi incarichi di direzione di Unità Operative Complesse e 39 incarichi di funzione organizzativa per il comparto, mentre gli incarichi dirigenziali (tra nuove nomine e rinnovi) sono stati 138.
Complessivamente, l’ULSS 7 Pedemontana può oggi contare su un organico di 4.186 dipendenti (dato aggiornato al 19 dicembre), tra cui 619 medici e 3.544 lavoratori del comparto, con un saldo positivo rispetto ai 4.145 dipendenti che risultavano al 31 dicembre 2022, grazie ad un incremento sia dei medici (619 contro 591) sia del personale del comparto (3.544 contro 3.531).
Ma l’impegno per il potenziamento delle risorse umane non ha riguardato solo l’aspetto qualitativo, ma anche la loro valorizzazione attraverso nuovi accordi sindacali, percorsi di formazione e un modello organizzativo innovativo.
Per quanto riguarda il primo punto, l’ULSS 7 Pedemontana è stata tra le prime aziende socio-sanitarie in Veneto e in Italia, ad avere siglato con le organizzazioni sindacali – nel corso del 2023 – il nuovo accordo che fissa i criteri e il percorso per l’attribuzione degli incarichi di funzione e coordinamento tra i dipendenti del comparto (dunque infermieri, ma anche fisioterapisti, tecnici e lavoratori dell’area amministrativa). L’intesa, che è stata sottoscritta da tutte le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale, riguarda l’attribuzione di nuovi incarichi di tipo organizzativo e di coordinamento per una dotazione finanziaria di oltre 1 milione di euro l’anno.
Sempre quest’anno è stato sottoscritto anche un nuovo accordo sindacale con il SUMAI, la principale organizzazione sindacale dei Medici Specialisti Ambulatoriali (SAI), che garantiscono ogni giorno le specialistiche ambulatoriali nelle sedi distrettuali. Un’intesa focalizzata sulla riduzione delle liste di attesa, attraverso la disponibilità degli specialisti ambulatoriali ad incrementare il proprio orario di lavoro, ma anche l’attivazione di nuovi strumenti per favorire l’appropriatezza delle prescrizioni, come ad esempio un servizio di consulenza telefonica e via mail dedicata ai Medici di Medicina Generale con ambulatorio in tutto il territorio dell’ULSS 7 Pedemontana.
L’ULSS 7 Pedemontana si conferma inoltre un’azienda socio-sanitaria particolarmente attenta alle progressioni di carriera: complessivamente nel corso del 2023, tra nuove nomine e rinnovi, sono stati assegnati 138 nuovi incarichi dirigenziali, tra cui la nomina di 8 nuovi direttori di Unità Operativa Complessa; a questi si aggiungono ben 39 nuovi incarichi di funzione organizzativa assegnati ai lavoratori del comparto.
Sempre nell’ambito della valorizzazione delle competenze interne, nell’ottica di migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi interni nel corso dell’anno sono stati formati 50 nuovi project manager, sia di area sanitaria che amministrativa, proseguendo e accelerando così l’adozione – già avviata negli ultimi due anni –di un modello organizzativo per progetto, che prevede la creazione di gruppi di lavoro multidisciplinari per il raggiungimento di specifici obiettivi: in questo modo è possibile integrare al meglio le diverse competenze e lavorare con le metodiche proprie del project manager, dunque per obiettivi e con un rigoroso controllo dei tempi, grazie anche ad un monitoraggio mensile dello stato di avanzamento dei lavori. Questo modello – al quale è stato dedicato anche un convegno svoltosi nel mese di novembre – è stato adottato con successo per i più diversi progetti, da quelli legati al PNRR ad altri obiettivi aziendali come il rinnovo del sito Internet, il rafforzamento della cyber security, il recupero dei crediti piuttosto che l’inserimento dei nuovi dipendenti o ancora la riorganizzazione dell’archivio aziendale.
«Insieme alle liste di attesa, oggi un’altra grande sfida per le Aziende socio-sanitarie è certamente la capacità di essere attrattivi nei confronti delle tante figure professionali che risultano difficili da reperire. Crediamo che il modo migliore per riuscirci sia investire nelle persone, nella loro crescita professionale: questo significa valorizzare i risultati raggiunti e la professionalità dimostrata sul campo, ma anche mettere i nostri dipendenti nelle condizioni di sperimentare modelli organizzativi innovativi, orientati alla collaborazione multidisciplinare e a lavoro per obiettivi. Le attività portate avanti nel corso del 2023 dimostrano questa attenzione, che è sinergica rispetto all’impegno per le nuove assunzioni», conclude il Direttore Generale Carlo Bramezza.