Una politica sempre più disintermediata

Robert F. Kennedy Jr., candidato indipendente alle elezioni presidenziali americane, non parteciperà di certo al prossimo dibattito televisivo che vede protagonisti il presidente Biden e Donald Trump, ma sta puntando molto sui town hall di TikTok per dar vita a un confronto diretto con gli elettori. La scorsa settimana, ha partecipato all’evento “The Sickening of America“, trasmesso su TikTok da un gruppo di content creator guidato da Tiffany Cianci, una nota organizzatrice di livestream a sfondo politico.

Durante l’evento, durato circa un’ora, Kennedy ha risposto alle domande poste da Cianci, altri creator e i loro follower, concentrando la discussione su temi controversi come la sicurezza alimentare e dei vaccini. Anche in questo contesto, Kennedy non ha perso l’occasione per ribadire le sue discusse opinioni riguardanti l’impatto dei vaccini e del glutine sull’autismo.

Si tratta del secondo town hall di Kennedy con Cianci e il suo team su TikTok, che dimostra un approccio meno convenzionale alla campagna elettorale. La dinamica del dibattito ha ricordato più una videochiamata di gruppo su Zoom, con tutti i problemi tecnici correlati, piuttosto che un confronto formale. E a differenza dei confronti televisivi sui classici canali di notizie, sono i creator e non i giornalisti a vagliare le domande e moderare la conversazione.

I creator coinvolti variavano da gestori di canali di benessere a sostenitori di teorie del complotto, riflettendo una diversità di interessi e prospettive. Nonostante la loro mancanza di esperienza professionale in politica, condividono uno scetticismo comune verso i politici e le istituzioni tradizionali, e sono alla ricerca di un palco dove le “persone reali” possono interagire direttamente con i candidati.

Nuovi formati per raggiungere l’elettorato

L’evento di giovedì è solo uno degli esempi di come le campagne degli indipendenti, prive del supporto mediatico dei principali partiti, stiano cercando nuove vie per raggiungere gli elettori. Con la consapevolezza che a seguito dei cambiamenti nelle politiche di moderazione dei contenuti su piattaforme come Facebook e X, i social media sono più frammentati che mai, spingendo gli utenti e i candidati verso nuove piattaforme per un dialogo aperto e non filtrato.

Kennedy, non nuovo a questo tipo di formati, ha partecipato a numerosi podcast e altri eventi virtuali che gli hanno permesso di esprimere liberamente le sue opinioni, spesso senza contraddittorio. Inoltre, sia Kennedy sia Trump hanno pianificato eventi simili sulla piattaforma Spaces di X, mirati a offrire una serie di “People’s Town Hall”, dove i giornalisti di NewsNation modereranno e selezioneranno le domande del pubblico.

Tutte iniziative che continuano a segnare un cambiamento nel modo in cui i candidati interagiscono con gli elettori, sottolineando il crescente ruolo dei social media nella politica moderna e il potenziale di questi formati per influenzare l’opinione pubblica e la percezione dei candidati.

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