Cinque persone, l’ex direttore generale e l’ex consiglio di amministrazione, della società in house AVA (Alto Vicentino Ambiente) che gestisce i rifiuti per numerosi comuni dell’Alto Vicentino sono stati denunciati alla procura della Corte dei conti di Venezia per un danno erariale di 2 milioni e 200 mila euro dai finanzieri di Schio.
Smaltimento rifiuti, tassa inferiore alla norma
AVA spa per dieci anni, fino al 2021, non ha praticato una tariffa rifiuti autorizzata, ma se la sarebbe stabilita ‘in casa’ ponendola però a una soglia insufficiente per coprire costi e oneri, mantenendo una fittizia competitività rispetto ad altri operatori al mero fine di preservare esigenze di mercato e, di conseguenza, ponendosi in contrasto con il perseguimento dell’interesse pubblico. Il risultato è stato che le imprese private hanno beneficiato di costi di smaltimento rifiuti inferiori rispetto a quelli previsti dalla normativa e che i comuni vicentini hanno dovuto i costi di funzionamento dell’impianto, aumentando costantemente la tassa rifiuti.