Siotto (Ruccosindaco) “Solidarietà alla famiglia e condanna ai violenti dei Ferrovieri”

Sul grave episodio accaduto nel quartiere dei Ferrovieri prende posizione la consigliera Simona Siotto che lancia l’allarme sulla sicurezza

“Apprendiamo con sgomento quanto accaduto in Via Randaccio, nel Quartiere dei Ferrovieri.

Massima solidarietà a questo cittadino ed alla sua famiglia per quanto accaduto e sta accadendo: persone che non sono più libere di vivere, di entrare ed uscire da casa con la tranquillità che sarebbe scontato avere.

Al di là del sostegno, tuttavia, non possiamo non chiederci come possano accadere episodi di questo tipo.

Stiamo parlando di edilizia Erp e quindi di alloggi oggetto di assegnazione da parte del Comune.

E’ peraltro noto che questa amministrazione con delibera di Consiglio Comunale in data 23.10.2023, passata sotto traccia perché’ giustificata da ragioni tecniche, ma che di tecnico aveva in verità ben poco, ha modificato i requisiti per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare: e’ presto, lo sappiamo bene, per vederne gli effetti, ma episodi come questi fanno ben capire la direzione verso la quale rischiamo di andare.

Tra una famiglia vicentina che lavora, che vuole sicurezza, che vuole vivere la propria vita serenamente e poter avere una vita serena ed un gruppo di stranieri maleducati e pericolosi, chi ha diritto di avere una casa e a chi questa casa verrà assegnata?

Al Comune chiediamo sin d’ora di procedere alla revoca dell’assegnazione dell’alloggio a chi si e’ reso colpevole dei fatti denunciati, dando immediatamente corso al procedimento amministrativo adeguato, valutando anche di assumere giudizialmente una posizione forte e determinata a favore di questa famiglia, vittima di violenza a casa propria. Il rischio che si creino precedenti inaccettabili e’ altissimo e nessuno di noi può assumersi una responsabilita’ del genere, a meno di rinunciare a propri alla sicurezza ed alla garanzia di giustizia e di legalità.

Chiediamo altresì di attivare tutte le verifiche atte ad evitare, monitorare ed intervenire in altri casi che, malauguratamente, ci dovesse essere in città. Alla Polizia locale chiediamo il massimo supporto e la massima allerta a tutela di questa persona e della sua famiglia: non vorremmo che le denunce fossero sottovalutate e che, alla fine, queste persone fossero semplicemente costrette a cambiare casa per avere quella sicurezza che, invece, tocca al Comune ed alla Polizia locale garantire, senza se e senza ma”.

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