Mense scolastiche: le nuove linee di Selmo e Possamai

Dopo aver incontrato, la settimana scorsa, tutti i rappresentanti dei genitori degli Istituti comprensivi della città e delle scuole dell’infanzia comunali con i rispettivi dirigenti scolastici e dopo un incontro con gli assessori all’Istruzione dei comuni contermini a Vicenza, ieri pomeriggio il sindaco Giacomo Possamai e l’assessore all’Istruzione Giovanni Selmo hanno riconvocato in Sala degli Stucchi tutti i rappresentanti per aggiornare in merito alle decisioni assunte dall’amministrazione comunale sul tema delle mense scolastiche.

“Abbiamo ascoltato i genitori e le loro richieste in merito al nuovo sistema di calcolo delle rette relative al servizio mensa per i bambini delle scuole dell’infanzia e primarie” – spiega Selmo – “Un percorso che abbiamo voluto affrontare in maniera trasparente e propositiva al fine di procedere alla ridefinizione di un nuovo sistema di tariffazione, che era fermo al 2018 e che non era più possibile rinviare. Alla luce di questi confronti, dopo attenta analisi dal punto di vista di bilancio e nella convinzione della bontà nel nuovo sistema di tariffazione – suddiviso su 9 fasce Isee – voluto dalla giunta per rispondere ad una esigenza di maggiore progressività ed equità delle tariffe, abbiamo deciso di accogliere la maggior parte delle richieste che ci sono arrivate.”

Apertura quindi su un nuovo conteggio delle assenze e sul loro relativo ristoro, su un calcolo differente delle tariffe legate alla refezione delle primarie che va ad allineare il costo teorico del singolo pasto tra i diversi servizi in un range preciso che va da 1,5 euro (fascia Isee più bassa) a 6 euro a pasto (fascia Isee più alta), su una scontistica per i fratelli, introducendola già a partire dal secondo figlio, innovazioni sul campo del controllo della qualità del cibo servito, costituendo un comitato di controllo composto da genitori e tecnici comunali che si relazionerà anche con Aulss8, fino ad arrivare ad un serio ed organico sistema per debellare l’evasione, prevedendo anche una rapida azione di riscossione coattiva del debito.

Tutta una serie di misure che l’amministrazione comunale ha voluto adottare con il chiaro intento di dare una risposta alle richieste pervenute dei genitori. “Abbiamo dimostrato, con queste nuove soluzioni, che l’amministrazione è dalla parte delle famiglie, sa ascoltare e, dove possibile, non si fa problemi a trovare un corretto aggiustamento”.

Assenze e non erogazione dei pasti

Si è deciso di rimborsare il 100% dei giorni in cui il pasto non viene erogato (inizio posticipato del servizio mensa, giorni di chiusura scuole decisi per cause di forza maggiore …) e di rimborsare l’80% dei giorni di assenza correttamente comunicati anticipatamente (senza necessità di presentazione di alcun giustificativo medico). Il rimborso verrà ricaricato nell’applicazione non appena terminato l’anno scolastico e potrà essere utilizzato alternativamente per abbassare l’importo dell’anno successivo o, per chi finisse il proprio ciclo scolastico, essere rimborsato direttamente sul conto corrente indicato dai genitori.
Un punto importante, e strumento chiave antievasione, è il fatto che il rimborso verrà erogato esclusivamente a quei genitori che sono sempre stati regolari nel pagamento delle rate entro i termini stabiliti.

Calcolo retta mensa, rate e Isee

A tutti i genitori verrà mandato nei prossimi giorni un prospetto riepilogativo di tutte le misure, contenente anche il ricalcolo esatto delle rette e delle scadenze. Queste potranno essere pagate in rate mensili (non più bimestrali) o annuali, a data ultimo giorno del mese. La prima rata o la soluzione annuale deve essere versata entro il 30 settembre, anche per concorrere alla fine dell’anno ad ottenere i rimborsi. Si prevede quindi la possibilità di pagare in 9 rate mensili data fine mese per la primaria (30/09, 31/10, 30/11, 31/12, 31/1, 28/02, 31/03, 30/04, 31/05) e in 10 per l’infanzia (con l’aggiunta del 30/06).

Il conteggio della retta sarà calcolato in base al proprio ISEE (per chi lo ha presentato) o risulterà automaticamente in fascia massima per chi non lo ha presentato o è residente fuori comune. Nel caso in cui un genitore presentasse il modello ISEE in corso d’anno questo produrrà i suoi effetti sulla tariffazione dalla prima rata successiva alla presentazione.

Si sollecitano quindi tutti i genitori, anche quelli residenti fuori dal Comune di Vicenza, a presentare il modello ISEE entro il 30/09. Si ricorda che esso può essere ottenuto on-line o presentandosi gratuitamente in uno sportello CAAF. Per le famiglie che abbiano visto un sostanziale decremento delle proprie condizioni economiche nell’ultimo periodo si ricorda che è possibile presentare il cd. “ISEE CORRENTE”.

Contrasto all’evasione, pasti per tutti i presenti

Uno degli elementi più fastidiosi segnalati da alcune famiglie è il fatto che i propri figli dovessero dividersi il pasto con i loro compagni ogni qualvolta ci fossero altre famiglie non paganti. L’amministrazione ha deciso di correggere questa stortura, prevedendo che il pasto sia servito per tutti i bambini iscritti al servizio mensa presenti a scuola.

Questo è possibile perché il nuovo sistema di calcolo della tariffazione sulle mense, con rate a scadenza fissa e non più “a consumo”, consente un maggiore controllo sugli evasori. L’amministrazione ha stabilito di procedere con un sistema che prevede di arrivare rapidamente fino alla riscossione coattiva del debito nei confronti di quei genitori che, pur servendosi del servizio mensa, non siano in regola con i pagamenti.

Sconto fratelli e sorelle

Cosa che non è mai stata prevista dal Comune di Vicenza è la scontistica per fratelli e sorelle che contemporaneamente si trovano ad usufruire del servizio mensa. Si è deciso di procedere con uno sconto del 10% per il secondo figlio e del 20 % per ogni figlio dal terzo in poi.

Controllo qualità del cibo e del servizio

In risposta alla richiesta di aumentare la qualità del servizio mensa, soprattutto per quanto riguarda la scuola primaria, si è deciso di istituire il Comitato di controllo sulla qualità del cibo al quale parteciperanno a rotazione i genitori rappresentanti dei vari Istituti comprensivi e i tecnici comunali che, con il sostegno da parte di incaricati dell’Aulss8, potranno testare l’esatta qualità e verificare l’equilibrio nutrizionale del cibo che viene servito ai loro figli.

Residenti fuori comune che frequentano le scuole di Vicenza

Un ultimo passaggio va fatto sull’aspetto dei “fuori comune”. Dopo l’incontro con gli Assessori dei comuni limitrofi a Vicenza si conferma l’impossibilità di prevedere riduzioni legate alle condizioni economiche per i residenti fuori dal Comune che hanno deciso di far frequentare le scuole della città ai loro figli. Il rimborso delle assenze e la scontistica prevista per il secondo e terzo figlio va però nella direzione di diminuire l’impatto complessivo anche per queste famiglie.

Questo è stato stabilito anche a seguito del confronto fatto con le tariffe che le famiglie dovrebbero pagare nel loro comune di residenza (che si attestano su una media dei 5 euro a pasto applicata a tutti a prescindere da ISEE di riferimento). In accordo con le amministrazioni dei comuni contermini, il Comune di Vicenza invita caldamente i genitori residenti fuori comune a presentare comunque il loro modello Isee. In un’ottica di collaborazione, il Comune di Vicenza trasferirà poi questi dati ai Comuni di provenienza i quali valuteranno, in caso di situazioni di difficoltà, come poter intervenire. Per i bambini e le bambine residenti nel comune di Arcugnano, l’unico caso in cui effettivamente l’istituto comprensivo insiste su entrambi i comuni e non è presente il servizio del tempo pieno nel comune contermine, l’Amministrazione ha già avviato delle riflessioni approfondite con la struttura di Arcugnano per individuare delle soluzioni concrete.

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