AL VIA 17 PROGETTI PER L’INTEGRAZIONE DELLE PERSONE CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO

I progetti saranno realizzati nel 2024 e 2025 tramite associazioni e altre realtà attive in ambito sociale e assistenziale, con un investimento complessivo da parte dell’ULSS 8 Berica di quasi 560 mila euro nel prossimo biennio

Prenderanno il via nel mese di aprile, e proseguiranno fino al 31.10.2025, 17 progetti per favorire le attività educative e di integrazione sociale delle persone con disturbo dello spettro autistico.

Le attività sono state selezionate e valutate da una apposita commissione dell’ULSS 8 Berica integrata fra più servizi coinvolti e rientrano nell’ambito del “Piano biennale di azione per la realizzazione di interventi dedicati alle persone con disturbo dello spettro autistico, in attuazione delle DD.G.R.V. n. 1721/2022 e 778/2023”.

«I progetti che oggi presentiamo – commenta il dott. Achille Di Falco, Direttore dei Servizi Socio-SanitariUlss 8 Berica – sono il risultato di una stretta collaborazione tra il mondo delle Associazione e del Privato Sociale e l’Azienda, che non si è limitata a finanziare le iniziative ma ha attivato la co-progettazione, insieme ai soggetti proponenti. La qualità e la varietà dei progetti presentati dimostra il valore della presenza del Terzo Settore nel territorio, che rappresenta certamente una risorsa preziosa per lo sviluppo di molte forme di supporto ai pazienti e ai familiari, in sinergia e in costante contatto con i servizi aziendali».

Una risorsa che va ad aggiungersi all’offerta integrata di presa in carico da parte dell’ULSS 8 Berica: «La presa in carico delle persone con disturbo dello spettro autistico – sottolinea a questo riguardo il Direttore Generale dott.ssa Patrizia Simionato – rappresenta un esempio della capacità di integrazione tra i servizi sanitari e socio-sanitari nella nostra Azienda, così come della capacità di seguire i pazienti nel tempo, in questo caso anche per l’intero arco della loro vita, dalla diagnosi che avviene tipicamente nell’infanzia fino all’età adulta, integrando di volta in volta le competenze necessarie in questo percorso. Allo stesso tempo,l’attivazione in simultanea di ben 17 progetti dimostra l’impegno anche in termini di risorse che la nostra Azienda mette in campo per la presa in carico delle persone con disturbo dello spettro autistico: lo stanziamento complessivo per questi progetto è infatti di oltre 558 mila euro per il biennio 2024-2025».

«L’unità Operativa di Pediatria è molto attenta ad individuare e facilitare la gestione di situazioni particolari – spiega il dott. Massimo Bellettato, direttore della Pediatria del San Bortolo – indirizzando i pazienti pediatrici verso percorsi diagnostici mirati. Lo sviluppo di questi progetti abilitativi per i disturbi dello spettro autistico rivestono notevole importanza perché andranno a garantire ai pazienti pediatrici e ai loro genitori un maggiore supporto, sia attraverso consulenze personalizzate, sia con attività rivolte ai diversi contesti di vita».

I soggetti titolari del progetto sono nove: Fondazione ANFFAS Vicenza Fondazione Ferruccio Poli Onlus; Autismo Triveneto OdV; Il Nuovo Ponte Società Cooperativa Sociale; Piano Infinito Società Cooperativa Sociale; MINDtheKIDS Società Cooperativa Sociale, Margherita Società Cooperativa Sociale; Studio Progetto Società Cooperativa Sociale; E.C.A.P. Società Cooperativa Sociale e Mea Società Cooperativa Sociale. Per l’Ulss 8 Berica i responsabili di progetto sono: dott. Mario Boreggio, dott. Stefano De Carli, dott.ssa Elena Finotti, dott. Davide Maggiolo, dott.ssa Cristina Marchesini, dott. Stefano Zanolini e i Direttori di Distretto dott.ssa M. Lorenzi e dott.ssa Marilena Zanetello.

I progetti

Più in dettaglio, i progetti che saranno attivati rientrano nell’ambito di 5 diverse linee di intervento.

La linea D riguarda percorsi di socializzazione con attività in ambiente esterno (gruppi di cammino, attività musicale, attività sportiva) dedicati agli adulti con diagnosi di autismo ad “alto funzionamento” e vedrà la realizzazione di 4 progetti che prevedono sia percorsi culturali sia attività di integrazione sociale e destigmatizzazione.

La linea E riguarda invece l’inclusione attraverso attività sociali (sport, tempo ricreativo, mostre) e vedrà la realizzazione di 3 progettualità che includono: laboratori musicali, attività con gli animali, bowling, movimento espressivo, attività ludiche con approccio educativo allo sport, calcio inclusivo, marcia podistica.

E prevista una linea F, relativa ai percorsi d’inclusione socio-lavorativa e prevede sia attività di preparazione dei requisiti che consentano l’inclusione lavorativa, sia attività di job coaching per monitorare con costanza i tirocinanti che svolgono già attività nelle aziende o che si stanno avviando a percorsi d’inclusione lavorativa aziendale. Questa linea vede la proposta di 4 percorsi che coinvolgono enti del terzo settore di tutto il territorio berico, dai laboratori formativi in ceramica e falegnameria, alle attività di orto e vivaiocoltura, all’integrazione in cooperative di lavoro fino a cooperare con le aziende interessate al collocamento.

Un’area di intervento dedicata al sostegno della genitorialità e alla formazione dei nuclei familiari è individuata nella linea G e prevede tre progetti che si concretizzeranno in interventi di parent coaching e parent traning con sessioni individuali e di gruppo, sostegno psicologico e psicoeducazione, un progetto per i papà, incontri formativi e informativi per famiglie e caregivers, seminari su tematiche specifiche quali i disturbi alimentari e autismo, la tutela patrimoniale famiglie.

Nell’area dell’età evolutiva sono previsti interventi psicoeducativi individuali e di gruppo, percorsi socio-abilitativi, sportivi, ludici ed interventi assistiti con gli animali. Inoltre nell’ambito dell’inclusione scolastica, in collaborazione con lo Sportello Autismo, verranno incrementati alcuni interventi educativi a supporto degli insegnanti e degli operatori socio-sanitari.

L’ultima, la linea H prevede progetti sperimentali di residenzialità e dell’abitare supportato per migliorare la qualità della vita delle persone con disturbo dello spettro autistico. Sono stati individuati 3 percorsi diversi che vanno dalla costruzione e sperimentazione di autonomie di base e avanzate, favorendo l’emancipazione dal nucleo familiare, a interventi di accompagnamento della persona con qualche fragilità in più, verso forme di residenzialità supportata.

Complessivamente i 17 progetti attivati potranno coinvolgere molti utenti, a partire dall’età evolutiva fino all’età adulta, residenti in tutto il territorio dell’ULSS 8 Berica.

I percorsi di presa in carico

Secondo i dati raccolti recentemente dalla Fondazione Brunello, nella fascia 0-18 anni sono circa 500 i bambini e ragazzi del territorio dell’ULSS 8 che presentano disturbi dello spettro autistico e che sono seguiti e presi in carico dai servizi dell’Azienda e dai centri riabilitativi accreditati. Molte di queste situazioni sono caratterizzate dalla presenza concomitante di altri disturbi e patologie che possono rendere più complesso e gravoso l’impegno familiare.

La presa in carico in età evolutiva da parte di equipe multidisciplinari presenti nei servizi di Neuropsichiatria Infantile e di Età Evolutiva consente di valutare e inquadrare dal punto di vista diagnostico il disturbo autistico e di predisporre i percorsi di intervento e di riabilitazione più appropriati avvalendosi anche dell’apporto dei Centri e Presidi Riabilitativi presenti nel nostro territorio: La Nostra famiglia, Villa Maria e Centro Archimede.

Il percorso di sostegno e di accompagnamento da parte dei servizi si effettua anche nell’ambito dell’integrazione scolastica, attraverso l’attività specialistica e certificativa, gli interventi assistenziali ed educativi. Essi si realizzano attraverso la stretta collaborazione con gli insegnanti e con lo sportello Autismo mediante gli strumenti messi a disposizione dalla scuola volti a garantire l’inclusione e il diritto allo studio in un contesto fondamentale per lo la crescita e la socializzazione del minore.

I dati della Fondazione Brunello indicano che sono 116 gli utenti con diagnosi di disturbi dello spettro autistico che hanno avuto contatti con il Dipartimento di Salute Mentale nel 2021. Si tratta in parte di utenti che passano ai Servizi per l’adulto dalla Neuropsichiatria Infantile, in parte di utenti seguiti insieme alla Disabilità dell’adulto, in parte di utenti che ricevono una prima valutazione e diagnosi di disturbi dello spettro autistico da adulti. In collaborazione con il Servizio clinico del DSM per le persone con diagnosi di autismo e a seguito della valutazione S.Va.M.Di vengono orientati verso interventi domiciliari, percorsi residenziali o semiresidenziali o inseriti in progetti di occupabilità.

Il contatto con il DSM può quindi avvenire o per proseguire una presa in carico, in particolare per un monitoraggio della terapia psicofarmacologica, o per lo sviluppo in soggetti con autismo di disturbi psichiatrici in co-diagnosi, o per un primo inquadramento diagnostico (in quest’ultimo caso si tratta spesso di utenti con autismo ad alto funzionamento). Oltre a prestazioni sanitarie specialistiche sono stati organizzati percorsi di psicoeducazione di gruppo per utenti con recente diagnosi di sindrome di Asperger, percorsi di gruppo per migliorare la regolazione e gestione emotiva e percorsi di psicoeducazione rivolti a genitori di ragazzi con diagnosi recente di sindrome di Asperger.

Per quanto attiene ai percorsi attivabili attraverso il Servizio Integrazione Lavorativa sono stati individuati ad oggi una decina di persone interessate alle proposte formulate.

Le Unità Operative coinvolte sono: Età Evolutiva, Neuropsichiatria Infantile, Disabilità, Dipartimento Salute Mentale, in stretta collaborazione con i Presidi Riabilitativi: La nostra Famiglia, Villa Maria e Centro Archimede.

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