Elezioni del Consiglio Provinciale: vince il Centrodestra, cresce FdI, che ora darà le carte

Il centrodestra conquista metà dei seggi. Civici ago della bilancia

8 a 6 con avanzo di due. Finisce così la sfida per il parlamentino di Palazzo Nievo. Otto consiglieri al Centrodestra, 6 al Centrosinistra e due ai Civici. E se ci sarà una maggioranza ed una minoranza lo vedremo nei prossimi giorni. Ma vediamo chi sono gli eletti.

Il primo degli eletti nel Centrodestra è il sindaco di Malo, Moreno Marsetti, Lega, il secondo un altro leghista, Davide Faccio, sindaco di Trissino. Il terzo è ancora in quota Carroccio, ed è il sindaco di Colceresa, Enrico Costa. Quindi Davide Berton, consigliere di Rossano Veneto, FdI, Maria Cristina Franco, consigliere ed ex sindaco di Costabissara, FdI, Francesco Enrico Gonzo, sindaco di Isola Vicentina, FdI, quindi Renzo Marangon, sindaco di Camisano, Forza Italia e Marco Zocca, consigliere a Vicenza, Forza Italia.

I Civici portano due consiglieri a Palazzo Nievo, il votatissimo sindaco di Chiampo, Filippo Negro e il consigliere di Schio, Alberto Bertoldo.

Infine il Centrosinistra totalizza sei consiglieri, Mattia Pilan, consigliere del Capoluogo di Coalizione Civica, Marco Guzzonato, sindaco di Marano Vicentino, Massimo Zulian, sindaco di Campiglia dei Berici, Carlo Cecchelin,  consigliere a Thiene, Diego Zaffari, consigliere ad Arzignano ed ex sindaco di Montorso, Enrico Storti, consigliere a Recoaro.

Sorprese e delusioni per i dati complessivi e per eletti ed esclusi. Il Centrodestra cresce, ma non raggiunge la maggioranza assoluta. La Lega perde due consiglieri, Fratelli d’Italia porta in consiglio lo stesso numero di consiglieri del Carroccio che, nonostante tutti lo diano in difficoltà, alla prova delle Provinciali contiene le perdite. Fratelli d’Italia fa una buona prova ma non riesce ad avere il primato nel Centrodestra per numero di consiglieri, anche se complessivamente i voti ai suoi candidati confermano che i meloniani hanno il consenso più diffuso tra gli amministratori. E infatti, primo e secondo dei non eletti (Mattia Veronese e Gabriele Tasso) sono ancora FdI.

Forza Italia sorprende perchè porta in aula due veterani del calibro di Zocca e Marangon, sempre abili a raccogliere consensi nel territorio. Il Centrosinistra perde terreno ma non viene umiliato perchè ha quasi metà del consiglio, i Civici sopravvivono a se stessi ma non sono più forti come prima, e sembra quasi che la stagione del civismo, al test delle provinciali, sia ai titoli di coda.

Molte le delusioni per esclusi eccellenti. Mattia Veronese, consigliere uscente, sindaco di Noventa Vicentina, primo dei non eletti nel Centrodestra e subito dopo di lui Gabriele Tassosindaco di San Pietro Mussolino.

Medaglia di legno anche per Maurizio Zordan, sindaco di Valdagno e primo dei non eletti con i civici, che si porta la responsabilità di lasciare la città laniera senza rappresentanza dopo i successi di Giancarlo Acerbi, suo predecessore. E non ce la fa di poco neanche Cristiano Montagner, ex sindaco di Mussolente. Ma anche nel Centrosinistra vi sono vittime illustri, in particolare il primo dei non eletti Roberto Campagnolo, consigliere a Bassano del Grappa ed ex candidato sindaco la primavera scorsa.

Il secondo tempo dello spettacolo in corso a Palazzo Nievo inizia adesso, con il Centrodestra che, in teoria, dovrebbe essere il giocatore che dà le carte. Purchè non dia per scontato l’accordo con i civici, che scontato non lo sarà affatto.

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