FdI: Possamai mette una pezza ai difetti di Tosetto e Cavalieri

Ancora Siotto e FdI sulle difficoltà di gestione del personale a Palazzo Trissino.
”La decisione del sindaco Possamai di incontrare, ufficio per ufficio, tutti i dipendenti comunali con l’obiettivo dichiarato di ascoltare e raccogliere richieste, proposte e critiche, certifica il fallimento della gestione dell’organizzazione comunale da parte dell’assessore al personale Matteo Tosetto e del direttore generale Michela Cavalieri.
A soli nove mesi dall’inizio del mandato il sindaco è costretto ad entrare in scena – e non è nemmeno la prima volta che gli tocca farlo – per supplire alla manifesta incapacità di due dei suoi più stretti collaboratori – entrambi scelti su base fiduciaria per ricoprire ruoli chiave della nuova amministrazione – che hanno dimostrato di non essere in grado di governare la struttura organizzativa del Comune, né tantomeno di attuare le scelte della Giunta in materia di gestione del personale.
La situazione, in realtà è molto più grave di quanto si immagini, perché le tensioni tra la Giunta, i sindacati e i dipendenti creano problemi di funzionamento degli uffici che, a loro volta, causano disservizi ai cittadini, i quali pagano il prezzo dell’incapacità del sindaco di scegliere persone adeguate, per esperienza e competenza, a ricoprire ruoli delicati e strategici quali il direttore generale e l’assessore al personale, cui compete proprio l’ascolto dei problemi e la costruzione di soluzioni per migliorare il funzionamento della macchina organizzativa del Comune.
L’intervento diretto del sindaco, nel goffo tentativo di evitare che l’attuale situazione di stallo degeneri provocando ulteriori danni, dopo la paradossale crisi di rapporti con i sindacati e l’evidente disillusione dei dipendenti, va quindi oltre la semplice dichiarazione di fallimento, decretando di fatto la liquidazione coatta del direttore generale Michela Cavalieri e il commissariamento politico dell’assessore Matteo Tosetto, relegati a comparse nella futura gestione delle relazioni sindacali, che d’ora in avanti saranno evidentemente gestite in prima persona dal sindaco.

Così facendo, tuttavia, si alimenta una pericolosa confusione di ruoli e responsabilità tra funzioni di indirizzo politico e di gestione, oltre a trasformare le relazioni sindacali in una sorta di sequel della campagna elettorale” – conclude Siotto – “condotta all’interno degli uffici comunali, con la stessa presunzione di riuscire ad usare lo storytelling per distrarre l’attenzione dei dipendenti dai reali problemi e, soprattutto, dall’incapacità dell’amministrazione di risolverli”.

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