Here: il nuovo film di Zemeckis con Tom Hanks e l’intelligenza artificiale nel cast. Torna il team che nel 1994 ha creato la leggenda di Forrest Gump

Un unico luogo è la location che fa da sfondo ad una storia che valica secoli e generazioni: è quella di Here, film tratto dall’omonimo successo editoriale di Richard McGuire, graphic novel pubblicata ormai dieci anni fa.

Alla regia c’è un maestro come Robert Zemeckis, che nel cast ha voluto Tom Hanks e Robin Wright. Here sarà nelle sale americane dal prossimo 15 novembre.

La storia. “Un film originale su più famiglie e sul luogo speciale in cui vivono. La storia viaggia attraverso le generazioni, catturando le esperienze umane più facilmente identificabili”: così la sinossi ufficiale presenta Here al pubblico.

La peculiarità del lungometraggio è che la narrazione si perde nella notte dei tempi fino a giungere ai nostri giorni, ma lo spazio resta sempre lo stesso. La macchina da presa è fissa e non lascia l’inquadratura del perimetro entro il quale avvengono i fatti narrati.

Nel cast, oltre all’acclamata coppia Hanks-Wright, troviamo attori come Paul Bettany, Kelly Reilly, Michelle Dockery, per citarne alcuni.  Alla fotografia c’è invece Don Burgess, mentre le musiche sono di Alan Silvestri e la sceneggiatura porta la firma del grande Eric Roth.  Con la regia di Zemeckis e gli interpeti principali Tom Hank e Robin Wright si è ricomposto così, dopo trent’anni, il dream team del film premio Oscar Forrest Gump.

Il ricorso all’intelligenza artificiale per viaggiare nel tempo si intuisce dal trailer, già in circolazione in rete, per la realizzazione di Here è stata impiegata una nuova tecnologia di intelligenza artificiale generativa chiamata Metaphisyc Live.

Grazie ad essa è stato possibile scambiare i volti e far invecchiare o ringiovanire gli attori in tempo reale, mentre si esibiscono, invece di utilizzare metodi di elaborazione post-produzione aggiuntivi.

Il regista di Chi ha incastrato Roger Rabbit del resto è noto per le sue sperimentazioni: pensiamo solo al suo Polar Express, sempre con il protagonista Tom Hanks, primo film d’animazione nella storia del cinema ad aver fatto ricorso al computer-generated imagery.

Attendiamo ora di vedere Here per capire se questo ennesimo viaggio nel tempo di Zemeckis saprà conquistare il pubblico o disorientarlo.

Certo è che il mondo ha bisogno del coraggio di creativi come lui, che non indietreggiano dinnanzi alle sfide del futuro, assumendosi il rischio del fallimento: “Penso che il film racconti una verità: dobbiamo accettare che tutto cambia” ha dichiarato.

Insomma come Forrest Gump o forse meglio di Forrest Gump, perchè in effetti eravamo “un po’ stanchini” di aspettare qualcosa di nuovo.

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