C’eravamo tanto armati. Il Centrodestra alla prova del 9 (giugno)

Un amore viene definito nelle crisi. E quello tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia sembra arrivato ad un punto di criticità che potrebbe riservare sorprese alle prossime Amministrative. Nel Vicentino vanno al rinnovo ben sei comuni a doppio turno – quelli con popolazione superiore ai 15 mila abitanti – Bassano del Grappa, Schio, Valdagno, Montecchio Maggiore, Arzignano e, per la prima volta, Cassola perché in questi ultimi cinque anni ha superato la soglia.

La consuetudine tra i partiti del Centrodestra prevede che le candidature e le alleanze in questo caso siano avocate ai coordinatori regionali, quindi per il Veneto la terna che deciderà i nomi da schierare tra qualche mese è composta da Luca De Carlo (FdI), Alberto Stefani (Lega) e Flavio Tosi (FI). Una partita che però non si presenta  come una passeggiata, per tante ragioni. A Schio, Valdagno e Cassola il Centrodestra arriva da dieci anni di opposizione, ad Arzignano, Bassano e Montecchio, i sindaci uscenti sono tutti del Carroccio. Ma FdI ha il triplo dei voti della Lega.

Nel caso particolare di Schio, il sindaco uscente non è ricandidabile, ma Valter Orsi ha già dichiarato la sua investitura sulla sua Vice, Cristina Marigo, che ha ufficializzato la sua discesa in campo. Il Centrodestra non ha palesato alcun candidato, ma i sussurri della piazza raccontano di una certa freddezza tra Orsi ed i conservatori. Del resto sono tuttora all’opposizione e sconti da una parte e dall’altra non ve ne sono stati, anzi poche settimane fa FdI ha definito la candidata civica un “avatar di Orsi”. E mentre tra civici e centrodestra si litiga, il fronte progressista ha iniziato la sua lunga marcia verso il Municipio con un candidato civico come il commercialista Cristiano Eberle, che sta raccogliendo tutte le anime del Centrosinistra, trovando simpatie anche nella zona grigia dell’astensionismo, rinverdendo la formula che in passato aveva sigillato i successi di Giuseppe Berlato Sella e Luigi Dalla Via. Su Schio sembra che anche il tavolo regionale del centrodestra sia in ambasce.

A Valdagno e Cassola, Giancarlo Acerbi e Aldo Maroso, entrambi del PD, non sono ricandidabili e la partita sembra essere ancora molto aperta, perchè nella città laniera il Centrodestra non ha mai vinto ed a Cassola, dopo l’era di Pasinato, non è uscito più nessuno. Work in progress quindi in questi due comuni.

Altro discorso a Bassano e Montecchio Maggiore, i due comuni in cui sembra vi siano le principali frizioni tra Fratelli d’Italia e Lega.

In entrambi i casi – raccontano dalle retrovie di entrambi i partiti – il coordinatore regionale Alberto Stefani avrebbe commissionato un sondaggio sul gradimento dei suoi sindaci uscenti e su altri potenziali competitor locali, ma già il fatto che non siano stati resi pubblici la dice lunga. Perchè è ovvio che se Elena Pavan e Gianfranco Trapula avessero sfondato nei rispettivi sondaggi, i numeri li avremmo letti sulla stampa vicentina. Invece il massimo riserbo intorno ai dati non è incoraggiante per gli uscenti, anche se si chiacchiera di un tonfo in entrambi i casi, più evidente a Montecchio dove la consigliera regionale del Carroccio ed ex sindaco, Milena Cecchetto, sembra torreggi saldamente al vertice dell hit parade dei candidati sindaci più graditi ai castellani. Al di là della disputa tutta leghista c’è però anche una terza ipotesi su un candidato espresso da Fratelli d’Italia che potrebbe mettere fuori gioco sia il sindaco attuale che l’ex.

A Bassano la situazione è simile con la differenza che FdI avrebbe già messo sul tavolo una candidatura forte come quella di Stefano Giunta, già vicesindaco aennista del sindaco forzista Giampaolo Bizzotto, amministratore di lungo corso e in grado di essere competitivo con chiunque. Anche a Bassano quindi si parla di empasse,  che potrebbe essere l’anticamera di un’ipotesi che circola da qualche giorno nelle stanze del Centrodestra, ossia che la Lega vada da sola al primo turno in tutti i comuni oltre i 15mila abitanti, poi si vedrà. Ma se questo può avere un senso a Montecchio, diventa un’operazione suicida a Valdagno, dove il ballottaggio è sempre mortale per il Centrodestra, e molto rischioso a Bassano dove ci sono precedenti che condannano alla sconfitta proprio i conservatori.

Unica isola in cui sembra non vi siano problemi è Arzignano, dove nessuno mette in dubbio la ricandidatura di Alessia Bevilacqua che, come dicono esponenti sia della Lega che di FdI, vincerebbe anche da sola con numeri zaiani.

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