Diego Zaffari in Mission Impossible ad Arzignano

“É’ una proposta che mi hanno fatto questa settimana, ma ci sto pensando….E’ un grande onore per me, ma molto rischiosa”

Affida a queste poche parole, dopo la nostra sollecitazione, Diego Zaffari il suo commento su una voce che si rincorre nelle stanze della politica dell’Ovest vicentino da almeno una settimana. Sarebbe lui, attuale sindaco di Montorso, il candidato che il PD avrebbe individuato per testimoniare la sua presenza nella sfida alle Amministrative di Arzignano.

La notizia è giornalisticamente e politicamente interessante. Per molte ragioni.

La prima, tipica degli addetti ai lavori, è che Zaffari, pur avendo guidato il suo comune molte volte, ora è al termine del primo mandato, perchè la sua lunga storia alla guida di Montorso, ha avuto un’interruzione per il problema del limite dei mandati, ma ora, avrebbe una riconferma molto probabile e, in più, il bonus del terzo mandato ai sindaci di recente approvazione. Se va in trasferta, all’assalto del Grifo, dovrà lasciare e anche lui sa che ad Arzignano è dura per il centrosinistra. I rumors dicono che abbia già organizzato la successione indicando il vicesindaco, Annalisa Zordan e che la sua mission impossible sia decisa. I vertici dem stanno puntando su di lui per contenere i danni come hanno già fatto un paio d’anni fa, sacrificandolo ad una campagna elettorale delle Politiche sostanzialmente di testimonianza.

La seconda riguarda la retrolettura dell’operazione. O meglio, perchè un amministratore navigato come Zaffari dovrebbe sacrificarsi ad Arzignano gratis et amor PD? I soliti rumors dicono che i vertici dem lo stiano preparando per le Regionali, la competizione che dovrebbe arrivare tra l’autunno dell’anno prossimo o, al massimo, nella primavera del 2026, con l’obiettivo di ripetere la vicenda politica che in passato consentì a Stefano Fracasso di farsi due legislature a Venezia. In questo caso, se eletto, il gioco varrebbe il cero che deve portare ad Arzignano.

La terza ragione poi riguarda il PD di Arzignano, che, senza nulla togliere al valore del sindaco di Montorso, non riesce ad esprimere un candidato  competitivo con Alessia Bevilacqua e la gioiosa macchina da guerra che le sta intorno. La quale, nonostante abbia la Forza Italia di Nicolò Sterle all’opposizione, dove probabilmente continuerà a stare, si presenta al rinnovo con un sentiment diffuso di conferma praticamente scontata. Arzignano infatti è l’unico comune che non sta facendo litigare il tavolo regionale del Centrodestra. Qui Lega e FdI sono serenamente alleati, al massimo ci potrebbero essere delle variazioni negli equilibri interni, se i meloniani saranno anche qui in crescita ed i salviniani in calo, ma “è la somma che fa il totale” diceva Totò, e la somma potrebbe essere, come nel 2019, travolgente perchè Bevilacqua è data fortissima.

Sempre in ambito centrodestra, da più parti arrivano notizie di una Lega che si presenterà da sola i tutti i sei comuni oltre i 15mila del Vicentino. I nomi sono Finco a Bassano, Cecchetto a Montecchio Maggiore, Burtini a Valdagno, Bordignon a Cassola. Mentre permane  la confusione a Schio. E Bevilacqua confermata nello schema uscente, centrodestra senza Forza Italia.

Per ora godiamoci la Mission Impossible di Diego Zaffari, il Tom Cruise di Montorso che prende la rincorsa da Arzignano in direzione Venezia.

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